Claudio Ranieri è tornato a parlare del suo esonero dal Leicester. E l’ha fatto dal carcere romano di Rebibbia, di cui ieri pomeriggio è stato ospite in occasione della cerimonia della sezione regionale dell’Associazione Italiana Allenatori. Il passato sul tetto d’Inghilterra insieme alla Foxes ma non solo: “L’esonero dal Leicester? La prima cosa che mi viene in mente è il senso di sorpresa ancor più che l’amarezza. Ne avevo passate tante nella mia lunga carriera – ha proseguito Ranieri – ma una cosa come questa mai. E’ stato uno shock. Anche se in fondo queste cose fanno parte del calcio. Il mio mondo è questo, ho cominciato ad allenare in Interregionale, a Catanzaro. C’erano i campi in terra battuta, a volte mancava anche l’acqua, a volte invece i birilli. Ho dovuto fare tutto da solo. E non mi sono legato a nessun carro. Quello che ho ottenuto nel corso degli anni l’ho avuto solo con i risultati sul campo”. E nel futuro di Ranieri? Intanto un’esperienza da commentatore: “Sky Inghilterra mi ha chiesto di commentare una partita, il 10 aprile, ed ho accettato. Fino a quel giorno non voglio parlare. Perché è tutto nato in Inghilterra, e dall’Inghilterra mi sembra giusto ripartire”.
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