3-1 in rimonta, su un campo per la Sampdoria storicamente difficile. “Una partita vitale, la Samp a Torino era tanto che non faceva risultato: tre punti importanti, abbiamo un po’ scansato le sabbie mobili, anche se sono sempre lì”. Parole e pensieri di Claudio Ranieri (ai cui ordini è da poco arrivato Yoshida), a pochi minuti da una vittoria pesantissima per i suoi ragazzi: vittoria firmata anche e soprattutto da Gastón Ramírez, tra i protagonisti indiscussi della serata dell’Olimpico. Una magia su punizione prima, destro al volo su appoggio di Quagliarella poi: due i gol a ribaltare il risultato e a regalare tre punti pesantissimi in chiave salvezza ai blucerchiati.
La stagione del numero 11 del Doria, riflettori oggi tutti puntati addosso, era iniziata però in ben altro modo: soltanto due le presenze nelle prime sette giornate, quando sulla panchina dei blucerchiati sedeva Eusebio Di Francesco. I sessantuno minuti nel ko del Mapei Stadium e i primi quarantacinque nello stop di Firenze. Lazio, Napoli, Torino, Inter e poi Verona viste interamente dalla panchina. Stessa visuale dalla quale Gaston ha dovuto vedere anche l’esordio di Ranieri da allenatore del Doria a Marassi contro la Roma e anche la successiva trasferta dI Quagliarella e compagni a Bologna.
Il resto é storia conosciuta: subito gol alla prima presenza (subentrando all’intervallo a Barreto) col nuovo allenatore nel pareggio contro il Lecce, un colpo di testa in pieno recupero a riportare in parità il risultato al Ferraris dopo il vantaggio di Lapadula. Venti i minuti in campo, con assist decisivo per Caprari, nella vittoria contro la Spal a Ferrara. Ancora venti i minuti di gioco nel pareggio contro l’Atalanta a Marassi per 0-0, ultimo spezzettone di gara giocato prima di convincere Claudio Ranieri a puntare definitivamente su di lui dal primo minuto.
È il 24 novembre, a Genova arriva l’Udinese, al vantaggio di Nestorovski risponde Gabbiadini: a ribaltare e a decidere il match é il gol da tre punti dal dischetto di Ramírez. Gioia replicata una settimana dopo a Cagliari, dove il sinistro da posizione defilata dopo uno scambio con Quagliarella non basta però ad evitare ai blucerchiati la sconfitta. Due le gare passate ai box (Brescia e Lazio) a causa dell’infortunio rimediato contro il Milan, per poi tornare titolare nel pareggio col Sassuolo e nella rimonta solo accarezzata col Napoli: si arriva ad oggi, con la doppietta a ribaltare il risultato dell’Olimpico di Torino e a regalare assieme a Quagliarella i tre punti ai blucerchiati.
Cinque i gol realizzati in questa stagione da Gaston Ramirez, già eguagliato il numero di reti segnate nella sua prima stagione a Genova, gol che hanno portato alla Samp sette dei ventitré punti conquistati fino ad oggi: uno col Lecce, sei tra Udinese e Torino. Quattordici partite giocate, undici da titolare per un totale di ottocento ventisei minuti passati in campo: tre gol realizzati di sinistro (suo piede preferito), uno di destro e uno di testa. Quattro dei cinque centri arrivati da trequartista, posizione scelta oggi da Claudio Ranieri che si è presentato a Torino col 4-3-1-2 di Giampaoliana memoria. Numeri da protagonista, per un Ramírez da alternativa con Di Francesco a vero e proprio insostituibile con Ranieri
Un amore, quello tra l’allenatore romano e il numero undici blucerchiato, nato a distanza e in tempi non sospetti: “Gastón? Lo volevo al Leicester, sa quanta fiducia nutro in lui: gli sono stato dietro un mese, poi è venuto alla Sampdoria” dove ora si sono ritrovati. É il retroscena di mercato svelato da Sir Claudio dalla pancia del Ferraris dopo il pareggio con gol al novantesimo minuto di Gastón contro il Lecce. È l’estate del 2017 quando l’uruguaiano viene acquistato a titolo definitivo dal Middlesbrough e firma un contratto di cinque anni con la Sampdoria: prima di atterrare a Genova, però, Gaston era finito nei pensieri di Ranieri, che lo avrebbe voluto con lui nella sua esperienza in Premier.
Appuntamento soltanto rimandato, con l’allenatore romano ora pronto a coccolarsi il suo protagonista di giornata. “Il primo gol di Ramírez uno dei più belli tra quelli visti su punizione? – la domanda a Ranieri nel post gara, lui che ha allenato specialisti come Totti e Del Piero – Aggiungerei anche Zola. Questi giocatori ti alzano il livello tecnico della squadra, quando sta bene Gastón riesce a giocare per i compagni e a fare gol, oggi le sue qualità le ha tirate fuori tutte”. Trascinando la Sampdoria alla sesta vittoria di questa stagione, a sette punti dalle sabbie mobili. Ancora lì, ma da oggi un po’ più lontane.
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