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Enzo Raiola: “Donnarumma non avrebbe mai lasciato il Milan a zero”

L’agente di Gigio Donnarumma Enzo Raiola ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, raccontando l’addio a parametro zero del portiere classe 1999 al Milan, club in cui è cresciuto. Raiola ha svelato diversi retroscena sui motivi per cui Donnarumma ha lasciato i rossoneri e scelto il Psg. Di seguito un estratto delle sue parole.

Raiola: “Donnarumma non avrebbe mai voluto lasciare il Milan a zero”

L’unica cosa che Mino ha sempre messo in chiaro per il rinnovo di Donnarumma è stata questa: “Il ragazzo a zero non ve lo porteremo mai via, ma vorrebbe che il Milan centrasse la qualificazione in Champions”. Siamo andati più volte a Casa Milan e loro sono venuti una volta a Montecarlo e i rapporti erano tranquilli. Almeno fino a quello che è successo a Genova…“, ha detto Enzo Raiola a Tuttosport.  

Raiola: “La Juventus era pronta a prendere Donnarumma dopo il rinnovo”

Prosegue il racconto di Enzo Raiola sulla separazione con il Milan: “Il 2 maggio 2021 avevamo un incontro a Genova con Maldini e Massara. Nella testa di Mino c’era l’idea di fare un punto perché il Milan non aveva ancora conquistato la Champions e l’alternativa, visto che non volevamo portare via a zero Donnarumma, era andare avanti con un altro club, ovvero la Juve, che avrebbe sistemato la situazione con uno scambio o un conguaglio (ovviamente previo rinnovo finalizzato all’affare, ndr)“.

Però la risposta del Milan: “Maldini disse: “Mino, noi siamo qua per altro: il capitolo Gianluigi è già chiuso perché noi abbiamo già preso il nostro portiere”. A Donnarumma è crollato quel macigno sulla testa“.

Raiola: “Donnarumma per non tradire il Milan non ha più voluto giocare in Italia”

Infine, sulla scelta Psg invece di un club italiano, Raiola ha detto a Tuttosport: “Gianluigi, sempre per non tradire il Milan, non aveva neanche voluto ascoltare un’offerta da futuro svincolato. E sempre lui, dopo quanto successo, ci disse “No, io in Italia non ci voglio giocare più. Alla Juve ci sarei andato solo se il Milan non fosse andato in Champions e dalla mia cessione ci avrebbe guadagnato, quindi ora io in Italia non ci voglio giocare più”. Noi, mi creda, non avevamo proprio niente in mano perché tutti erano sistemati, compreso il Psg che aveva da poco rinnovato con Keylor Navas. Però Mino ha voluto lo stesso giocarsi la carta Nasser e lui, una volta capito che Gianluigi era libero, davanti a noi prese il telefono e disse a Leonardo “Prendimi Donnarumma”. Lì è iniziata la trattativa, ma eravamo ormai quasi a fine campionato. Questa è la verità“.

Redazione

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