Non sempre il talento lo si trova dovendo andare lontano. A volte capita che il giocatore giusto ti cresca proprio a due passi da casa. E questa è la storia di Simone Rabbi, giovane attaccante classe 2001 del Bologna. In rossoblù ha giocato in tutte le categorie, dai Pulcini alla Prima squadra (in Primavera al Bologna sono in 9 ad aver fatto lo stesso percorso). Il 25 novembre, alla quarta convocazione, Sinisa Mihajlovic lo ha lanciato in campo per i 9 minuti finali della gara di Coppa Italia persa contro lo Spezia.
Una storia che poche società di Serie A possono raccontare. Con il Covid è aumentato il numero di giovani Primavera che hanno assaporato l’aria del professionismo. In pochi, però, sono arrivati in di Serie A con la squadra per cui giocano da quando hanno iniziato. Rabbi arrivò subito al Bologna. Si era messo in mostra in una squadra dilettantistica bolognese e i rossoblù decisero di farlo giocare con loro. Come ogni altro bambino Rabbi quando arrivò, pagò la quota di iscrizione. Ma a differenza di molti fu di fatto comprato. O meglio barattato. Per mantenere buoni rapporti con le società locali, il Bologna donava qualcosa in cambio dei ragazzi. Quanto è costato Rabbi? Una sacca di palloni.
Al momento il Bologna non poteva immaginare che ragazzo si fosse messo in casa. Ben presto è diventato leader della sua annata e capitano indiscusso. Merito di una determinazione messa a disposizione della squadra prima che per lui stesso. Presto si è rivelato anche un modello per i compagni. Non solo bravo in campo, ma anche fuori. Con una famiglia che ha saputo inculcargli i giusti valori. E così Simone alla crescita calcistica ha affiancato quella umana, che è passata anche attraverso quello scolastico. Lo scorso anno si è diplomato al Liceo Copernico, uno dei licei scientifici più importanti di Bologna.
Una rarità che ha aumentato la stima della società nei confronti del ragazzo. Il cammino dell’attaccante bolognese non è sempre stato tranquillo. E le soddisfazioni recenti arrivano dopo il momento peggiore per Rabbi. La scorsa stagione il ragazzo non ha mai giocato perché in estate era stato sottoposto a un’operazione conservativa al menisco. Rientrato a fine febbraio, di fatto Simone nella stagione 2019/2020 non ha mai giocato. Era l’ultimo anno in Primavera e il corso degli eventi poteva minare al suo percorso. Ma uno con la sua determinazione non passa di certo inosservato. A maggior ragione se ad allenare la Prima squadra c’è un uomo come Sinisa Mihajlovic. Ora Simone è membro fisso della squadra, lavora con umiltà e si è già tolto lo sfizio di scendere in campo due volte: contro lo Spezia in Coppa Italia e in Serie A contro l’Inter per 11 minuti. L’ennesimo giovane lanciato da Mihajlovic (tra i vari anche Pagliuca Jr) Il futuro di Rabbi sembra di nuovo splendente.
A cura di Roberto Ugliono
Termina il sorteggio per i prossimi Mondiali: ecco tutti gli accoppiamenti. Si conclude anche il…
Canada, Qatar e Svizzera: le possibili avversarie dell'Italia al Mondiale 2026 L'Italia ha già conosciuto…
Messico-Sudafrica sarà la partita inaugurale del Mondiale 2026 Abbiamo ora il quadro completo dei dodici…
Le parole di Noa Lang ai microfoni di radio CRC in vista del match della…
La probabile formazione dell'Inter di Chivu per la sfida contro il Como Non solo Napoli-Juventus,…
La probabile formazione schierata da Vanoli per la sfida della 14esima giornata di campionato tra…