Quando il talento è… green: la top ten dei migliori giovani di questo inizio di serie B

Dieci talenti di cui stropicciarsi gli occhi. La serie B non delude mai, mano al taccuino e penna che inizia a scrivere. Uno, due, tre nomi… fino ad arrivare a dieci, venti, trenta. Un serbatoio di classe e gioventù. Di entusiasmo e voglia di emergere. Il menù del sabato pomeriggio non lascia nessuno a stomaco vuoto. Un buffet variegato dove scegliere il miglior… ‘piatto’ è davvero complicato. La sfida però ci piace, su il cappello da ‘chef’ e via con i dieci giovani talenti della Serie B che maggiormente si sono messi in mostra in queste prime 7 giornate di campionato:

Leonardo Morosini, classe 1995, Brescia – La sinfonia del ‘Moro’ inizia ormai ad essere nota a tutti: gol, già quattro in queste prime gare di campionato, assist e prestazioni super. Trequartista, all’occorrenza seconda punta, Morosini è l’arma in più del Brescia di Bocchi: e l’Inter è più che mai vigile alla finestra.

Daniele Verde, classe 1996, Avellino – L’idolo Totti come modello, quasi normale per uno cresciuto a pane e Roma. La Serie A assaggiata da giovanissimo con i giallorossi, poi il Pescara e  adesso l’Avellino: gol e personalità, il ragazzo ha tutto per sfondare.

Alex Meret, classe 1997, Spal – Di lui si parla da così tanto tempo che a guardare la carta d’identità in molti potrebbero pensare che ci sia un errore. Invece no. Perché il portiere oggi alla Spal, ma di proprietà dell’Udinese, sta confermando ancora una volta di avere le stimmate del predestinato. Giovanissimo sì, ma già una sicurezza.

Michele Somma, classe 1995, Brescia – Michelino ormai non è più il ‘figlio di…’ (papà, ex giocatore, oggi allena il Catanzaro), ma è diventato uno dei difensori più interessanti del campionato di Serie B: scuola Roma, punto fermo del Brescia, tutta la trafile delle Nazionali giovanili fino all’U-21. Almeno per adesso.

Luca Germoni, classe 1997, Ternana – Terzino sinistro dal piede delicato e dai polmoni inesauribili, se c’è una nota lieta nel complicato inizio di stagione della Ternana è proprio Germoni: scuola Lazio, prima esperienza tra i ‘grandi’ al momento superata a pieni voti.

Alessandro Piu, classe 1996, Spezia – Nel suo passato già dieci presenze in Serie A con la maglia dell’Empoli, adesso lo Spezia e un campionato che potrebbe definitivamente consacrarlo: 268 minuti giocati, due gol, un assist. Come inizio in Serie B, davvero niente male.

Alberto Cerri, classe 1996, Spal – Una promozione raggiunta con il Cagliari nella passata stagione, una nuova esperienza alla Spal in questo che dovrebbe essere il campionato della consacrazione. L’attaccante classe ’96 di proprietà della Juventus non ha ancora segnato ma le sue prestazioni superano ampiamente la sufficienza, ottimo presagio per tornare presto ad assaporare il gusto del gol.

Federico Bonazzoli, classe 1997, Brescia – L’Inter in passato ha investito tanto su di lui, la Juventus in estate ha provato a strapparlo alla Sampdoria. Adesso l’occasione per crescere ancora con la maglia del Brescia (1 gol e 1 assist) e dimostrare che le big del nostro calcio hanno visto giusto su di lui.

Layousse Diallo, classe 1997, Avellino – Concentrazione, sicurezza e scelta di tempo. Agitare bene, et voilà: il mix potrebbe portare lontano. Sei presenze, 540 minuti giocati, tanta voglia di crescere. E l’Avellino si gode Diallo.

Antonino La Gumina, classe 1996, Ternana – Tre presenze in serie A, con l’emozione di quei 17 minuti vissuti tutti d’un fiato allo Juventus Stadium. Il Palermo nel futuro, la serie B nel presente, la Ternana si gode le giocate le giocate di La Gumina, l’attacante prodigio che ha stregato Zamparini.

A cura di Nino Caracciolo e Ernesto Branca