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Quando il calcio è rivoluzione: l’Austria, l’Ungheria e il genio della tattica

Un unico grande fiume, il Danubio, a tenere insieme due città, Vienna e Budapest. Un impero dissolto, un’amicizia decaduta da tempo e la consapevolezza di essere il cuore pulsante dell’Europa centrale. Austria e Ungheria sono le due grandi incompiute del calcio, la cui spettacolarità mostrata sul campo non è stata ripagata da intramontabili vittorie. Da una parte gli austriaci con il ‘Metodo’ di Hugo Meisl, che reinventa il modo di giocare proprio degli anglosassoni e si fa precursore del moderno ‘tiqui-taca’; dall’altra gli ungheresi di Gustav Sebes con il ‘Sistema’ rivisitato e l’invenzione del ‘falso nueve’.

Innovazione, fantasia, rilettura dei dogmi calcistici dal 1930 al 1954: una rivoluzione culturale nata nei caffè borghesi e portata avanti dal proletariato, che ha stupito il mondo e cambiato definitivamente il modo di giocare a calcio. L’Austria e il suo ‘Wunderteam’, la squadra delle meraviglie, guidata dal poetico Mathias Sindelar, uno di cui si diceva avesse “il cervello nei piedi”. L’Ungheria e l’Aranycsapat, la squadra d’oro vincitrice alle Olimpiadi del’52 e battuta in finale ai mondiali del ’54, con il finto centravanti che arretrando liberava il sinistro dinamitardo di Puskas.

Oggi la storia metterà di fronte le più belle perdenti che la storia del calcio abbia mai prodotto, e noi vogliamo provare a far rivivere i fasti di un tempo schierando le due formazioni con i moduli di quei tempi: spazio dunque al WW austriaco e al MM ungherese. A fare da traghettatore tra le due anime poi, ci sarà Gyorgy Garics: il terzino noto al campionato italiano è infatti nato in Ungheria e naturalizzato austriaco e oggi, durante l’intonazione degli inni nazionali, lo sentiremo cantare per entrambe le bandiere.

Ecco a voi le formazioni rivisitate che scenderanno in campo alle 18.00 di oggi, con le numerazioni adattate a quelle dell’epoca:

Austria (2-3-2-3): 1.Almer; 3.Hinteregger, 2.Dragovic; 6.Fuchs, 5.Baumgartlinger, 4.Klein; 10.Alaba, 8.Junuzovic; 11.Arnautovic, 9.Janko, 7.Harnik.

Ungheria (3-2-3-2): 1.Kiraly; 3.Kadar, 5.Guzmics, 2.Fiola; 6.Nagy, 4. Lang; 11.Nemeth, 9.Szalai, 7.Dzsudzsak; 8.Pinter, 10. Kleinheisler.

di Andrea Zezza

Redazione

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