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Dalla Georgia a Qualiano: un pallanuotista nel futuro di Antonio Di Nardo

Un progetto per il sociale, il calcio, la pallanuoto e la valorizzazione dei calciatori. C’è un’asse che collega tutto questo, che parte da Qualiano, cittadina della provincia di Napoli, e arriva in Georgia. Il ‘trait d’union’ è Fabio Beraldi, passaporto georgiano, una vita dedicata allo sport, ex campione della nazionale italiana di pallanuoto, poi presidente del Varese calcio: “Perchè lo sport è il più grande strumento di promozione e aggregazione sociale“.

Sullo sfondo il rapporto tra l’ex pallanuotista e K’akhaber Kaladze, ex calciatore di Milan e Genoa, oggi ministro per lo sport in Georgia: “Ho avuto la fortuna di conoscerlo, mi ha chiesto di portare la nazionale georgiana di pallanuoto alle Olimpiadi, ci proverò“. Ma non solo: “Ho creato il Qualiano Calcio Footbal Club, una nuova società che parteciperà al campionato di seconda categoria“. Un club dilettantistico con la mentalità dei professionisti: “Puntiamo sulla promozione e valorizzazione dei giovani in un territorio in cui non ci sono molte possibilità per emergere“. A mettere in vetrina i talenti ci penserà la Hydra Georgia LLC, società per la promozione di calciatori.

 

L’EX PADOVA ANTONIO DI NARDO PRIMO ASSISTITO DELLA HYDRA GEORGIA

Ma cosa c’entra un ex campione della pallanuoto con la Georgia? “Sono a tutti gli effetti un italo-georgiano – spiega Beraldi a gianlucadimarzio.com – e sono certo che tra i due Paesi possa crearsi una collaborazione“. Da qui la nascita della Hydra Georgia: “Vorrei fosse qualcosa di diverso da una semplice società di procuratori“. Il primo assistito è l’ex calciatore di Taranto, Padova, Juve Stabia e Cittadella Antonio Di Nardo, 42enne allenatore con grandi ambizioni: “Diventerà un allenatore importante, accanto a noi, nella speranza di vederlo presto su una panchina di B o C“.

 

“NEL SEGNO DI GUARDIOLA, DE ZERBI E ITALIANO”

Antonio Di Nardo è un vulcano di entusiasmo:Quando ho smesso di giocare ho sperato di restare nel mondo del calcio. La passione per questo sport non muore mai. Ho allenato nel settore giovanile della Casertana prima di passare nel Napoli. Adesso mi piacerebbe approdare in un club professionistico. Punti di riferimento? Ai miei ragazzi ho sempre consigliato di divertirsi, mi piace il bel calcio. Il massimo dell’espressione calcistica per me è Guardiola, in Italia Roberto De Zerbi e Vincenzo Italiano, col quale ho anche avuto la fortuna di giocare due anni a Padova“.

 

Tante soddisfazioni in una carriera costellata di emozioni: “Potrei fare un elenco lunghissimo ma l’esperienza più forte resta la finale play-off col Busto Arstizio contro la Pro-Patria nel 2009, la mia doppietta consentì al Padova di salire in serie B… ogni tanto mi piace riascoltare la telecronaca di Gianluca Di Marzio…“. Passato e presente e una storia ancora tutta da scrivere. C’è un asse che collega l’Italia alla Georgia nel futuro di Antonio Di Nardo.

di Fabrizio Caianiello

Redazione

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