Robin Quaison, la trasformazione. Due gol nelle ultime tre gare che hanno portato 4 punti al Palermo e la rinascita del centrocampista svedese di origini ghanesi, dopo un inizio di stagione difficile. Speranze di salvezza dei rosanero riaccese anche grazie ai gol di Robin:
“Sì, certo che crediamo, non è tempo di vacanze, bisogna mettercela tutta anche se i risultati sono stati altalenanti” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “Non trascurerei un particolare: abbiamo giocato sempre bene, è mancata un po’ di attenzione nelle fasi cruciali. Serve più concentrazione, soprattutto nei minuti finali. E’ per questo che alcuni punti ci sono sfuggiti. Corini? E’ un allenatore tranquillo. Da ex capitano e arricchito da una lunga carriera conosce le necessità di una squadra. Stiamo bene con lui, c’è feeling. E anch’io, personalmente, ho trovato subito le risposte per rinascere. Il ruolo? Per me non è una novità, preferisco giocare da trequartista, la posizione che Corini mi ha ritagliato”.
Futuro? Il contratto è in scadenza e Quaison potrebbe scegliere l’estero: “Sarò sincero, per ora esiste solo il Palermo. Frase doverosa? Ma come si può pensare al futuro se c’è un presente da vivere con intensità? La Premier League? Mi affascina. E mi fa piacere che si parli in maniera positiva del sottoscritto. Ma prima viene la salvezza, il nostro obiettivo. Come vincere uno scudetto”. Sul nuovo acquisto Silva: “Lo conosco da tempo, è un amico. Cerco di aiutarlo in tutto, dal campo alla vita. E spero che sia abitui al più presto. Ha talento, un ottimo piede, è trequartista e punta, numero nove come quello che ha scelto e dieci come i fantasisti. Non ho mai giocato insieme a lui ma a Stoccolma eravamo vicini come lo sono i ragazzi che nascono in periferia, da famiglie di emigranti e hanno voglia di scalare i gradini del successo”.
Le critiche si sono trasformate in applausi: “l calcio è così, se giochi bene ti applaudono e ti fanno i complimenti, altrimenti ti fischiano e dicono che sei scarso. Non ho mai mollato, ho sempre creduto in me stesso sapendo cosa fare sia come calciatore che come uomo, pronto a prendermi le bocciature e felice di riscuotere consensi. Senza illusioni o depressioni. Zamparini? Il nostro presidente, ha una grande passione per il calcio, come tutti qui. I miei due anni e mezzo a Palermo, fino ad ora, sono stati perfetti, risultati a parte”. In chiusura d’intervista una battuta sul possibile partente Hiljemark: “Da amico, accetto qualsiasi decisione, Resta? Va via? Non so, l’amicizia non guarda queste cose”.
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