*Il 5 novembre 2021, il Ct Paolo Nicolato ha realizzato il sogno azzurro di Quagliata convocandolo in Under 21. Qui la sua storia raccontata ai nostri microfoni lo scorso 13 settembre:
Un italiano alla conquista dell’Olanda. “Ormai è da un anno e mezzo che gioco in Eredivisie e mi sento di dire che questo è il campionato migliore per un giovane. C’è tanta qualità, poi in Olanda ai ragazzi viene data la possibilità di sbagliare. E questo è un aspetto fondamentale per il percorso di crescita di ogni giovane calciatore”.
A parlare ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com è Giacomo Quagliata, terzino sinistro classe 2000 che l’Heracles ha prelevato il 31 gennaio 2020 dalla Pro Vercelli in Serie C per sostituire Lennart Czyborra, acquistato in quella stessa sessione di calciomercato dall’Atalanta (oggi gioca nell’Arminia Bielefeld).
Un salto triplo. “Non ti dico l’emozione – racconta Quagliata – ci ho messo un po’ ad ambientarmi, tempo di immergermi nella nuova realtà, imparare la lingua. Ora però sono davvero felice”. Anche grazie al “posto fisso” sulla fascia sinistra conquistato allenamento dopo allenamento.
27 presenze in totale in campionato, 2 (e un assist) nelle prime tre giornate di questa nuova Eredivisie: “Nell’ultima di campionato non ho giocato per un affaticamento muscolare, ma ora sto bene. L’Heracles è un grande club, mette ogni ragazzo nelle condizioni migliori per crescere”.
E sognare… “Il mio vero grande sogno è uno: l’azzurro. Ho sempre ambito, fin da bambino, a giocare per la Nazionale italiana e spero con tutto me stesso in una chiamata da parte dell’Under 21. Sarebbe un traguardo pazzesco per me, una soddisfazione doppia visto che mi sto affermando all’estero dopo che in Italia ho giocato solo in Serie D e Serie C. Tornare nel mio Paese per indossare la maglia della Nazionale… mi vengono i brividi al solo pensiero. Vorrei anche solo una chance”.
Un sogno che potrebbe presto trasformarsi in realtà, viste le prestazioni di Quagliata – unico italiano quest’anno in Eredivisie: “All’Hereclas sono cresciuto molto, in campo e fuori. Ho più consapevolezza delle mie qualità, inoltre anche dal punto caratteriale mi sento più ‘pronto’, più maturo. Vivere da soli all’estero ti fa crescere sotto tutti gli aspetti”. Per quelli di campo ci pensa anche Frank Wormuth, allenatore dell’Heracles, che gli ha dato fiducia e migliorato specialmente in fase difensiva.
“Da Neres a Antony dell’Ajax passando per Madueke del Psv: in Eredivisie affronti giocatori fortissimi. Lo scorso anno ho giocato contro Dumfries oggi all’Inter, fisicamente era devastante. Io mi alleno al massimo per crescere e farmi trovare pronto”, ha ammesso Quagliata. Che non perde occasione per seguire il nostro campionato: “La Serie A è la Serie A, lavoro per meritarmi in futuro una chiamata dall’Italia. Ma ora penso solo all’Heracles, qui sto bene, non mi manca niente. Voglio ancora crescere qui”. Sogno dopo sogno. Con l’azzurro, pensiero fisso, all’orizzonte.
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