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Ascoli, Pulcinelli: “Lascerò il club quando arriverà in A”

Nel pomeriggio di oggi, 14 settembre, il Patron dell’Ascoli Massimo Pulcinelli ha voluto fare il punto della situazione dopo il mercato e le prime quattro uscite di campionato, che ha visto i marchigiani raccogliere tre sconfitte e una vittoria. “Prima di parlare ero molto più nervoso, adesso mi sono sbollentato”. Dalla possibile cessione del club fino all’addio di Dionisi, passando per la festa dei 125 anni e il mancato approdo di Omar El Kaddouri in bianconero.

Ascoli, Pulcinelli: “Cessione? Qualcuno ha chiesto informazioni”

 

 

Cedere l’Ascoli? Non adesso. “Nel calcio c’è sempre movimento. Tutte le società , come concetto potenziale, sono in vendita. Ci sono stati gruppi che hanno chiesto informazioni sull’Ascoli – conferma Pulcinelli – . Mi sto guardando intorno per cercare eventualmente un partner ma lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A.. Nei giorni scorsi il club bianconero ha festeggiato gli anni: presente anche il brasiliano Casagrande. “Voglio fare un plauso agli organizzatori e a Walter, che è riuscito a tornare ad Ascoli. Non sono potuto venire per impegni inderogabili, ma sono stato presente attraverso videomessaggi”.

 

 

“Forte non era più tranquillo. Buchel ed Eramo? Stiamo trattando la risoluzione”

Quindi il mercato. Una sessione che ha visto tanti addii, a partire da quello di Forte. “Francesco ci ha detto, a mercato quasi finito, che non era più tranquillo qui. Abbiamo quindi trovato una soluzione. Con Buchel ed Eramo stiamo trattando la risoluzione, non fanno più parte del progetto. Dionisi? Un tema particolare”. Lo definisce così Pulcinelli, che aggiunge “a gennaio siamo stati tirati per la giacchetta. Quando il rapporto non funziona più è corretto affrontarlo e, grazie all’aiuto del nostro direttore Marco Valentini, abbiamo trovato una soluzione che ha risolto le sue volontà. E’ sempre stato un tifoso della Ternana, è andato volentieri a Terni”.

“Viali confermato al centodieci percento. Ai tifosi chiedo tempo”

 

 

La squadra ha fatto registrare tre sconfitte e una sola vittoria nelle prime quattro di campionato. Quattro le reti realizzate, sette quelle subite: necessario cambiare marcia. E per farlo può tornare utile l’apporto dei più esperti. “Ho parlato con Bellusci poco fa. Sono ragazzi ingaggiati per il nostro progetto. Lo spogliatoio è pulito, si vuole bene. Viali è confermato al centodieci percento, così come tutto lo staff. Ho sentito Falasco, sono sicuro che tornerà il giocatore che tutti conosciamo. A Cosenza non ci ha aiutato – in riferimento all’espulsione – ma non credo che debba chiedere scusa a qualcuno. Falzerano? Non ha nessun problema. Faccio chiarezza invece su Omar El Kaddouri. Chi vuole venire qui deve venirci correndo. Se non ci sono motivazioni, e l’unico interesse è quello legato al contratto, a noi non interessa. Nonostante ci siano state chiamate e ore di trattative, ho messo io la parola fine alla trattativa. Il tema è chiaro e netto“.

Pulcinelli, infine, mette in campo tutto ciò che, a suo modo di vedere, può dare una svolta alla stagione. “Per vincere occorre il tifo, l’ambizione, avere obiettivi ben delineati: occorre che tutto sia perfetto. Serve collaborazione, ai tifosi chiedo di darci tempo.

Davide Balestra

Nato nel 2000 a San Benedetto del Tronto. Di sangue metà pugliese e metà marchigiano ma con inflessione dialettale praticamente neutra. Figlio della Generazione Z, la stessa che ha partorito calciatori del calibro di Haaland, Vinícius Júnior o Tonali. Al tentativo di replicare le loro giocate sul campo di calcetto ho preferito il portatile o il microfono, quest’ultimo, da un po’ fedele compagno di viaggio. Poca retorica: le emozioni che trasmette un campo di calcio non sono quantificabili. E a me piace raccontarle, che sia attraverso una tastiera o una telecamera puntata in volto. Ansie, timori e paure fanno parte del percorso. Cerco di superarle con umiltà, virtù che, con il tempo, sto rendendo un mio mantra.

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