Guus Til (IMAGO)
Il PSV si affida a Guus Til da falso nove per conquistare le Eredivisie: i numeri e i protagonisti.
Il PSV continua a vincere e a convincere in Eredivisie.
Contro il Go Ahead Eagles, la squadra di Peter Bosz ha sofferto nel finale ma ha portato a casa tre punti preziosi (2-1), grazie a un’altra prestazione super di Guus Til, il centrocampista trasformato in attaccante.
La doppietta del numero 20 ha consolidato il suo ruolo di “falso nove” in un sistema che sta diventando sempre più identitario per i campioni d’Olanda.
Bosz ha modellato una squadra elastica, fluida, capace di cambiare forma a seconda delle situazioni.
Til è il perno offensivo ma non un riferimento statico: arretra, crea linee di passaggio, trascina fuori posizione i difensori e apre spazio per Ismael Saibari, che si inserisce con forza tra le linee.
I due formano un tandem atipico ma micidiale: uno ragiona, l’altro strappa, e insieme danno ritmo e verticalità a un PSV sempre in movimento.
Sulle fasce, Bosz si affida a due vecchie conoscenze del calcio italiano: Ivan Perišić, tecnico e disciplinato, a sinistra, Dennis Man (ex Parma), velocissimo e incisivo, a destra. Due esterni che conoscono la Serie A e garantiscono qualità, profondità e sacrificio.
Il pressing alto resta il marchio di fabbrica dell’allenatore olandese: aggressività immediata dopo la perdita del pallone, recupero rapido e costruzione dal basso senza paura.
Dopo settimane di assenza, Ricardo Pepi è tornato in campo nel finale, cercando il ritmo partita ma ancora lontano dalla forma migliore.
Bosz lo gestisce con prudenza, consapevole che Til, in questo momento, offre equilibrio e continuità. Il centrocampista-bomber rimane infatti il volto del nuovo PSV: concreto, altruista, intelligente.
Til ha segnato al 23’ e al 50’, sfruttando i movimenti senza palla di Saibari e l’ampiezza degli esterni. Gol da attaccante vero, anche se lui continua a definirsi “centrocampista d’attacco”. “Mi piace questo ruolo,” ha detto nel post partita. “Posso muovermi liberamente, ricevere e attaccare gli spazi. Con Saibari ci troviamo bene: uno completa l’altro”.
Il Go Ahead Eagles ha riaperto la partita al 62’ grazie a un errore del giovane Yarek Gasiorowski, che ha regalato palla a Milan Smit per il 2-1. Bosz non ha voluto puntare il dito: “L’importante è che i giovani reagiscano. Yarek ha mantenuto la calma e ha continuato a giocare. Questo per me vale più di mille scuse”.
Dopo il ko del Napoli a Torino contro il Torino (0-1), a Eindhoven si respira ottimismo. Il PSV arriva alla sfida europea con fiducia, consapevole di poter mettere in difficoltà i campioni d’Italia di Conte. E Peter Bosz non è tipo da farsi intimidire. L’olandese affronta le squadre italiane “a viso aperto”, proprio come fece nella scorsa edizione di Champions League, quando il suo PSV batté la Juventus con un calcio brillante e coraggioso.
A cura di Sandro Adamo.
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