Ottavi di Youth League, di fronte Psv Eindhoven e Roma. Gara speciale per Gianluca Scamacca, romano, romanista e giallorosso fino a pochi mesi fa. “Ho sempre sognato un’esperienza all’estero” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “in Italia non c’è spazio per i giovani. In Olanda sto bene, vivo con la mia famiglia, fondamentale per me. La lingua la capisco bene, ma la parlo ancora poco: pia piano la sto imparando. Il calcio olandese è più tecnico e offensivo, si lavora sul talento e c’è meno pressione. In Italia c’è più tattica e il gioco si basa più sul fisico. La cosa che mi manca di più è la pasta. Qui c’è ma non è la stessa cosa. Roma? Non mi perdo mai una partita dei giallorossi. Devo molto a Roberto Muzzi, è lui che mi ha lanciato, lo sento ancora oggi”.
Olanda scelta felice. Gianluca è allenato da un totem del calcio olandese: “Gioco sia con gli Allievi che con la Primavera. Ho anche due presenze con la squadra riserve. E’ importante perché mi confronto con giocatori professionisti. Il nostro allenatore è Van Nisterlooy, una persona umile e disponibile. Spesso gli chiedo dei consigli, la sua presenza è stata uno degli elementi che mi ha spinto a firmare. Modello? Mi piace la rabbia e la personalità di Ibrahimovic”. A marzo ci sarà spazio anche per l’azzurro: “Under 17? Siamo un grande gruppo, lavoriamo molto per crescere. Siamo nel girone con Russia, Bosnia e Georgia, noi andiamo avanti per la nostra strada”.
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