“Nella vita il successo non è tutto, l’amore va ben oltre. Questo è il motivo per cui diamo sempre il massimo, per i nostri colori, il club e la città”. Recita così uno dei più celebri cori dei tifosi del PSV Eindhoven, il “Dus zullen wij”.
E questo coro, ora più che mai, risuona tra le mura del Philips Stadion sebbene, in questo preciso momento storico, i successi di certo non manchino. Tra edifici gotici e birilli volanti, infatti, il PSV Eindhoven è campione d’Olanda per la venticinquesima volta nella sua storia. Dopo aver iniziato la stagione in maniera incredibile, rimanendo imbattuta per le prime 26 giornate, la squadra di Peter Bosz si è aggiudicata il titolo con il 4-2 sullo Sparta Rotterdam.
87 punti in 32 gare, ben 107 gol fatti, appena 19 subiti e una stratosferica media di 3,34 reti per incontro. A due giornate da fine campionato, in Eredivise non ci sono più ufficialmente altre contendenti al titolo. In patria, quest’anno, nessuno ha saputo tener testa ai Boereu. Una grande rivincita soprattutto per l’allenatore, Peter Bosz. Dopo le esperienze non positive in Germania e Francia, l’olandese si è riscattato, riportando il titolo che mancava da queste parti dal 2017/2018.
28 successi su 32 gare disputate dall’inizio del campionato. Come anticiparto, però, le cose erano partite bene fin dall’inizio, con 17 vittorie in fila. Nella massima divisione olandese, solo nel 1987/1988 era già successo, sempre ad opera del PSV. Era la squadra guidata da Guus Hiddink che, fermatasi dopo 17 vittorie consecutive e con in campo fuoriclasse del calibro di Ronald Koeman, terminò la stagione vincendo la Coppa dei Campioni. Quest’anno il club olandese non si è ripetuto in Europa venendo eliminato dal Borussia. A compensare, però, un titolo nazionale pesantissimo.
I numeri del PSV Eindhoven non hanno eguali, sono infatti ben cinque i giocatori capaci di contribuire ad almeno 15 gol. In squadra, poi, non mancano i volti conosciuti al calcio italiano: da Lozano a Dest, passando per Schouten. A rubare l’attenzione nella prima parte di stagione è stato Johan Bakayoko, l’ennesimo prodotto interessante del vivaio biancorosso. Per lui, in totale, 13 gol, 14 assist e un messaggio ben chiaro al messicano ex Napoli, a lungo infortunato: il posto da titolare va sudato.
A Eindhoven, insomma, tutto è filato liscio con i Boereu simili ad un rullo compressore. Capitanato dal maestoso Luuk de Jong, autore di 36 gol e 17 assist in stagione, il PSV ha tratto forza dalle proprie virtù e si è riguadagnato il titolo nazionale.
Funzionale, equilibrata e autofinanziata dalle recenti cessioni di Gakpo e Sangaré, la squadra di Bosz non si è mai posta limiti. Dopo i tre secondi posti nelle ultime tre stagioni il club fondato nel 1913 sopra al barbiere ha finalmente ottenuto il suo 25° Eredivise Schaal.
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