PSG, Enrique: “Mia figlia è con me, non ho bisogno di una vittoria o di una sconfitta, la sento sempre”

Le dichiarazioni di Luis Enrique al termine della finale di Champions League tra il suo PSG e l’Inter di Simone Inzaghi.
Il PSG vince la sua prima Champions League, battuto l’Inter con il risultato di 5-0. Decisive le reti di Hakimi, (la doppietta) di Doue, dell’ex Napoli Kvaratskhelia e del 2006 Mayulu che hanno portato al trionfo dei parigini.
Finisce così un’altra stagione della Uefa Champions League con il parziale più ampio della storia delle finali della competizione.
Al termine del match Luis Enrique è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare quanto accaduto a Monaco.
“La mia preoccupazione maggiore era gestire le preoccupazioni perché attorno a una città che non aveva ancora vinto la Champions c’era una situazione troppo esagerata, quindi ho cercato di abbassare questa pressione per arrivare in condizioni che ci permettessero di giocare a calcio. Di solito capita di giocare un brutto calcio nelle finali, l’Inter è una squadra di altissimo livello, siamo stati bravissimi in termini di pressione. Voglio citare Dembele anche per il lavoro difensivo, è chiaro che abbiamo fatto gol con tanta facilità“, ha esordito l’allenatore.
PSG, le parole di Luis Enrique
L’allenatore del PS ha continuato: “Noi non abbiamo fatto questo percorso in funzione di ciò che eravamo ma per provare un nuovo percorso, Mbappé è andato al Real Madrid e ho rispettato la sua decisione. Abbiamo deciso di partire con un percorso diverso, coinvolgendo giocatori di livello e facendoli crescere: tutti sono cresciuti e tutti giocano bene“.
Infine il pensiero alla figlia: “Mia figlia sta con me dal momento in cui è andata via con il corpo ma è sempre comunque spiritualmente qui. Non ho bisogno di una vittoria o di una sconfitta, la sento sempre e voglio ricordarmi tutto ciò che di buono ha portato nella mia vita“.