Quella del Parc des Princes è stata una partita speciale non solo per Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund, ma anche per Daniele Orsato: per l’arbitro italiano si è trattata infatti dell’ultima partita in Champions della carriera.
L’arbitro veneto, della sezione di Schio, a fine stagione dovrebbe appendere gli scarpini al chiodo, ritirandosi dall’attività dopo ventidue anni tra i professionisti. Al termine della partita, Orsato è parso molto emozionato: poi l’abbraccio col resto della sua squadra.
Quarantotto anni compiuti lo scorso novembre, Orsato è secondo per presenze in Serie A dietro a Concetto Lo Bello. In Champions, ha diretto in totale cinquataquattro partite dal 2012 a oggi. La prima fu un Dinamo Zagabria-Porto giocato al Maksimir nel settembre di dodici anni fa. Orsato chiuse con zero cartellini: un chiaro indizio del suo stile “europeo”, conservato negli anni.
In questa edizione, Orsato aveva diretto anche il quarto di finale di ritorno tra Manchester City e Real Madrid. Quattro anni fa diresse a Oporto la finale tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, vinta dai tedeschi 1-0 con il gol di Coman, in un contesto impoverito dalle restrizioni Covid.
Orsato sarà comunque nella rosa degli arbitri dei prossimi Europei di Germania, insieme all’altro italiano Marco Guida. E chissà che possa coronare la sua carriera con qualche designazione prestigiosa nelle fasi finali, verosimilmente nel mese di luglio, quando si giocano semifinali e finale.
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