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Provedel, dal rilancio alla Juve Stabia al gol in Champions: c’è l’impronta di Polito

“È un portiere forte e un ragazzo eccezionale, ha tutto per restare per anni ad alti livelli. E poi ogni tanto fa anche gol”. Se c’è un direttore sportivo che ha creduto più di tanti, o forse addirittura di tutti, in Ivan Provedel, quello è Ciro Polito. Uomo mercato del Bari dall’estate del 2021, è stato lui a rilanciare il portiere oggi in copertina per il gol all’esordio in Champions League con la Lazio contro l’Atletico Madrid. “Siamo in costante contatto- racconta – e c’è enorme stima reciproca. Ivan è un ragazzo riconoscente. Non ci siamo sentiti dopo il gol ma lo faremo, non c’è fretta. È giusto che Ivan si goda la gioia”.

 

 

Per tracciare le coordinate della rinascita di Provedel, occorre tornare a gennaio del 2020. Polito, ex portiere da oltre 150 presenze tra A e B e all’epoca ds della Juve Stabia in B, cerca un portiere per affiancare l’esperto Danilo Russo nel mercato di riparazione. E lo individua in Provedel, che dopo 16 presenze in A nella stagione precedente con l’Empoli in Toscana sta vivendo la B da spettatore. Zero presenze nel girone di andata. “Credo di aver avuto fiducia in lui nel momento più particolare della sua carriera” ricorda Polito. “Lo convinsi a venire da noi a gennaio in un momento in cui a Empoli era ai margini del progetto tecnico dopo un infortunio e abbiamo smentito tutti”.

 

 

Ivan, radici a Pordenone e un passato tra centro e nord Italia con Pisa, Perugia, Pro Vercelli, Modena e Empoli, fa le valigie e rotola verso sud. Dove para e si rimette in gioco. Con la Juve Stabia segna anche il suo primo gol, sempre di testa, in un 2-2 di inizio febbraio ad Ascoli. “Al 95’ – ricorda Polito – furono attimi di enorme entusiasmo. Quando segna un portiere è sempre così. Io ci ho provato quando giocavo nel Pescara, in una partita contro il Bologna, ma Antonioli fece una grande parata”. A fine stagione, complice un calo nei risultati dopo lo stop forzato causa Covid, la Juve Stabia scivoló in C. E si divisero anche le strade di Polito e Provedel.

 

 

Il ds sarebbe ripartito qualche mese dopo da Ascoli. Ma avrebbe avuto ancora un ruolo importante nella carriera del portiere, allora 26enne. Fine settembre. Il telefono di Polito squilla: dall’altro capo c’è Mauro Meluso, da poche settimane direttore sportivo di uno Spezia fresco di promozione in A. “Si era fatto male Zoet e lo Spezia cercava Provedel come terzo alle spalle di Rafael – racconta Polito – Meluso mi chiedeva referenze sapendo del mio rapporto con il ragazzo. Chiamai Ivan, lo seguiva anche il Cittadella in B e gli suggerii di accettare la A, anche da terzo. Dentro di me sapevo che avrebbe scalato gerarchie”. Così è stato: il 5 ottobre Provedel lascia l’Empoli per la Liguria e con lo Spezia totalizza 60 presenze in due stagioni. Lasciapassare per la Lazio, dove si trasferisce nell’estate 2022 per 2.5 milioni. Il presente è storia nota. “Ora gli manca solo l’esordio in Nazionale – chiosa Polito – ma arriverà presto. Ne sono certo”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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