In alto il pugno destro, poi quello sinistro. L’indice per indicare il passaggio, un urlo per incoraggiare i ragazzi, la schiena che si piega all’indietro. Poi una corsetta fuori dall’area tecnica, un calcio all’aria (e uno al pallone), le mani tra i capelli. E ancora. Tutto daccapo, ancora e ancora. Antonio Conte è un moto perpetuo. Così come in continuo movimento sono le sue idee. Non si ferma mai. Lui che ha creato una squadra in cui non credeva quasi nessuno e che tutti ora esaltano come una grande sorpresa. Questa Italia non è solo una nazionale, è un gruppo di ragazzi con un obiettivo ben chiaro. Vuole stupire, spinta da un condottiero che ha scelto liberamente i suoi uomini, ha difeso le sue decisioni fino alla morte. Come potrebbe non farlo, un tipo come lui? Impulsivo e passionale, sempre lucido quando necessario. Oltre all’intelligenza tattica, Conte sa tirare fuori la voglia, il carattere, l’anima. Quel qualcosa in più che fa davvero la differenza quando l’ordinario non basta.
Le sue qualità non dovrebbero più stupire, Antonio era così in campo prima e in panchina poi; la sua prima Juve aveva lasciato tutti a bocca aperta al pari di questa Italia. Costantemente all’inseguimento di un sogno. Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Umiltà e carattere. Risultato: una Nazionale combattiva, quasi commovente. Con il carattere del ‘suo’ Giaccherini, la sicurezza della difesa e la devozione di tutto il gruppo. Perché i suoi ragazzi percepiscono lo stato d’animo della loro guida e se il condottiero ci crede, loro lo seguono fino alla fine della battaglia. La gara contro la Spagna è stata un capolavoro tattico, ben accompagnato da quell’entusiasmo sapientemente costruito che circonda tutto il gruppo azzurro. Carattere e organizzazione che sono lo specchio di un allenatore così sicuro e così elettrizzato da riuscire a coinvolgere anche l’ultimo tifoso. Tutti in azzurro, tutti innamorati di questa Italia. “Le idee contano più del talento”. L’idea dell’Italia è quella di continuare a brillare, guidata dalla sua stella più splendente. Conte ad indicare il cammino, un intero paese a sognare. Ora chiudiamo le valigie, ad attenderci c’è (di nuovo) la Germania.
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