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Prima esperienza da allenatore, il nuovo Mancini si prende Foggia

Una "grandissima opportunità". Una di quelle che sì sono un punto di inizio ma un punto lo mettono anche al passato. Dimenticate l'Amantino Mancini calciatore perché "non c’è più". 

"Ho buttato nel cestino gli scarpini"; più chiaro di così… Tanto per evitare fraintendimenti. Nasce il nuovo Foggia che riparte dalla Serie D, nasce un nuovo allenatore alla sua prima esperienza in panchina. "Questa piazza ha il calore che si trova in Brasile", pochi dubbi per Mancini. Si sente già a casa. Una casa che ha avuto nel tempo inquilini che hanno lasciato il segno, come in città sperano accada anche per lui. 

Un amore nato lontano dalla Puglia (a Londra) ma mangiando cibo pugliese; a tavola l'appetito viene mangiando, si dice, e cresce come è cresciuta per Mancini quella voglia di Foggia che l'ha portato sulla panchina rossonera. Una sfida interessante come il piatto più saporito sul menù. Insomma, impossibile dire di no. 

Mancini imparerà a conoscere la Serie D, a lottare con una squadra e con una piazza che vive di pane e calcio per traguardi che le permettano di risalire. Ma non chiedetegli se baratterebbe la promozione diretta con quel gol in Champions che realizzò contro il Lione. Dopo una domanda così torna un po' calciatore. Dribbla. Ma la convinzione e la voglia di fare bene non mancano. Anche alla vigilia di una D dove ogni gara "al 65% è una guerra", dove i campi non saranno sempre perfetti ma dove ogni punto sarà un gradino salito con sudore e con un gioco che comunque sarà organizzato e studiato. 

Il sistema? 3-5-2, come l'ultimo con cui ha giocato in Brasile da calciatore ancora in attività. A metà tra 'allievo' di Spalletti e Mourinho, Mancini vuole portare (e applicare) il meglio di quanto assimilato da allenatori che considera punti di riferimento. Con le giuste proporzioni, certamente, ma non con meno convinzione. Per diventare a tutti gli effetti la guida che il Foggia cercava per iniziare a risalire. Per Foggia e con Foggia, salutando da subito i tifosi con un immancabile "'Za Fò!".

Redazione

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