I 5 giovani della Premier League da tenere d’occhio nel 2025.
Se si pensa a un campionato pieno di talenti è impossibile non nominare la Premier League: dai già sbocciati Mainoo, Palmer e Savinho a chi cerca di mettersi in mostra.
La massima lega inglese può essere il palcoscenico giusto per chi cerca di avere gli occhi di tutta Europa addosso: in Inghilterra si punta molto sul proprio vivaio, con l’obiettivo di crescere dei campioni in casa.
Nonostante questo, gli scout oltremanica sono stati in grado di portare nel proprio campionato giovani talenti che, ormai, sono già dei giocatori chiave.
Tra le squadre in Premier League c’è chi sta iniziando sempre di più a ritagliarsi il suo spazio, conquistandosi la fiducia dei propri allenatori a suon di buone prestazioni. Andiamo a conoscere insieme i 5 giovani da tenere d’occhio in Premier League nel 2025.
A Manchester, sponda United, si ha sempre una pressione diversa addosso. Giocare con la maglia dei Red Devils a Old Trafford infonde una responsabilità importante da rispettare. Lo sa bene Leny Yoro, difensore centrale classe 2005, arrivato nell’estate del 2024 per la cifra di 63 milioni di euro (dati transfermark.it).
Battuta la concorrenza di Real Madrid e Paris Saint-Germain per un giocatore che, nel suo vecchio campionato, si è dimostrato la sorpresa vera e propria. Nella Ligue 1 2023/24, il Lille di Paulo Fonseca ha potuto contare su un giocatore alto, che vanta nel suo repertorio un buon colpo di testa e una discreta capacità di impostazione.
La tegola per il Manchester United arriva già nella pre-season: Yoro si procura una frattura al metatarso del piede sinistro, che lo tiene ai box per due mesi. Si pensava che l’infortunio gli avrebbe impedito di giocare per più tempo, ma il classe 2005 ha accelerato i tempi di recupero ed è sceso in campo nel delicato match contro l’Arsenal, il 4 dicembre 2024. In questa stagione, con Van Nistelrooj prima e con Amorim ora, Yoro si è preso il posto in difesa, con lo United che può contare su un colpo “in ritardo” dal mercato, con molta prospettiva davanti a sé.
40 milioni di sterline per un difensore con nessuna presenza in Premier League? L’investimento del Tottenham di quest’estate sembrava essere privo di basi logiche, ma, nell’ultimo periodo, il nome di Archie Gray sta rimbombando sempre di più. A causa degli infortuni di Romero, van de Ven e Davies, Ange Postecoglou ha affidato a Gray il compito di tenere in piedi la difesa. Il risultato? Il suo allenatore è entusiasta: “È stato solido e ha avuto grande qualità con la palla. È stato fantastico da vedere”.
Prova superata, dunque, con il classe 2006 che, dal futsal, gioco che ha praticato insieme al padre, ha ereditato la capacità di giocare sotto pressione e di gestire il pallone a terra. Nelle ultime partite si è vista la calma con cui un diciottenne ha affrontato avversari di livello come Manchester United, Liverpool e Nottingham Forest. Per il 2025 Archie Gray ha bisogno di giocare con continuità e, proseguendo così, è difficile che non gli venga data.
Dall’altra parte di Londra, a Highbury, si parla di un giocatore “costruito in un laboratorio”, per citare Declan Rice, suo compagno di squadra. Quando Arteta lo ha mandato in campo contro il Monaco da titolare in Champions League, molti si sono chiesti chi fosse: Myles Lewis-Skelly ha risposto a suon di intensità e precisione in fase di impostazione. “È un personaggio speciale, avanti alla sua età, e così maturo. Le sue qualità si adattano al nostro modo di giocare” ha detto il suo allenatore nel post partita dopo la vittoria con l’Ipswich Town, nella quale ha vinto l’MVP.
L’Arsenal sembra aver trovato un altro gioiello, pescando ancora una volta dal proprio settore giovanile. Zinchenko, Tierney e Kiwior sembrano destinati alla panchina: nato e cresciuto a Londra, sempre con la maglietta dei Gunners addosso, Lewis-Skelly ha già conquistato tutti.
“Non lo vendiamo nemmeno a 20 milioni di sterline” aveva detto il suo vecchio allenatore Russell Martin. Ora, in casa Southampton c’è Ivan Juric al timone, ma il pensiero è sempre lo stesso: Tyler Dibling non si tocca. Il talento del classe 2006 si era già visto nella Premier League 2, quando segnò un’incredibile tripletta contro il Newcastle. 6.55 le occasioni da rete create a partita, che rendono l’esterno inglese tra i più richiesti sul mercato.
Nonostante questo, il Southampton vuole tenerselo stretto. In gol nell’ultimo match contro il Crystal Palace, Dibling per molti addetti ai lavori ricorda Theo Walcott: ala creativa e veloce, con grandi doti nel dribbling e molto pericoloso negli spazi aperti. Il 2025 può essere il suo anno.
Tornando a Londra, in Conference League si è già potuto ottenere un assaggio delle qualità di Marc Guiu. Il Chelsea ha puntato forte sul giovane attaccante spagnolo, affidandogli l’attacco dei Blues in coppa. Il risultato è straripante: capocannoniere della group phase, con la tripletta segnata agli Shamrock Rovers nel solo primo tempo.
Il posto di Nicolas Jackson sembra difficile da toccare, ma Guiu sembra avere l’aura da predestinato: al suo debutto in Liga con la maglia del Barcellona, ha segnato dopo soli 33 secondi dal suo ingresso in campo, nel match contro l’Athletic Bilbao. Classe 2006, il Chelsea ha deciso di puntare su di lui in estate, versando 7.50 milioni di euro nelle casse del Barcellona: il 2025 ci dirà se l’investimento porterà i suoi frutti.
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