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Pregiudizi, etichette, luoghi comuni… la rivincita di Borriello passa per Cagliari

“Borriello non è una foto, non potete giudicarmi da quella”. Aveva ragione Marco. Al suo arrivo a Cagliari Borriello è stato accolto da “star” e l’entusiasmo non è certo mancato. Per molti il problema stava proprio qui: modello, personaggio da copertina o centravanti? “Passerà la giornata a fare selfie?” commentava qualcuno. C’era anche chi avanzava dubbi sull’età: “Ma ha 34 anni, ha già dato tutto, cosa ce ne facciamo?”. Sono bastate due partite per zittire tutti, senza necessità di portare il dito vicino alle labbra. Parlano i fatti. Il 10 agosto, giorno dell’esordio di Borriello, il bomber napoletano è stato in campo per quasi tutti i 90 minuti, dimostrando una forma invidiabile. Di più… Marco è uscito fuori dal campo tra gli applausi convinti del Sant’Elia, che l’aveva già adottato: un boato ha accolto l’ennesimo recupero difensivo di una partita generosissima.

Nessun problema, l’ex Milan e Roma c’è abituato. Pregiudizi e luoghi comuni sono nulla in confronto alle prove al quale la vita l’ha sottoposto . A San Giovanni a Teduccio  impari a crescere in fretta, soprattutto se a 10 anni rimani orfano. Il papà fu ucciso nel 1993 in seguito a un agguato della Camorra e da allora Marco si è rimboccato le maniche. Il calcio lo ha salvato da cattive strade. Il Milan gli ha teso una mano. A quattordici anni il salto nelle giovanili rossonere. Al club milanese Borriello è rimasto legato, a più riprese, fino al 2010.”Il Milan è una scuola di vita” ha affermato recentemente l’attaccante napoletano. Ma ciò che Milano gli ha dato, Milano in parte gli ha anche tolto. Il capoluogo lombardo, si sa, è la città dei locali, della bella vita e delle belle donne. “Cassano ne ha avuto più di 700? Io ne ho avuto poche, ma belle…” dichiarò il nuovo centravanti dei sardi. Tutto il resto è gossip.

“A volte ho sofferto per questa etichetta, per fortuna c’è qualcuno che mi ha apprezzato anche come calciatore”. Già. Tra questi Stefano Capozucca, che lo portò al Genoa, dove Marco si consacrò definitivamente con 19 reti nel campionato 2007-2008, e che questa estate ha voluto fortemente portarlo a Cagliari. E’ tutto vero. Una foto non dice nulla e nel capoluogo sardo stanno scoprendo un Borriello inedito. Gentile, sorridente, disponibile, alla mano. E motivatissimo. Il Sant’Elia ha trovato il suo nuovo idolo e Marco ha dimostrato che non solo non è una foto, ma neanche, come si dice in questi casi, una figurina: Marco è un centravanti vero. Ieri l’ennesima rivincita, quattro gol e una prestazione sontuosa, a 34 anni… Centodieci reti in totale in carriera. Domenica prossima, proprio in casa del “suo” Genoa, proverà ad aggiornare nuovamente le statistiche.

Obiettivo? Non è certo quello di superare quota 15 e vincere la famosa vacanza offerta da Vieri. Ora si fa sul serio e i gol per il Cagliari potrebbero valere anche un piccolo sogno, un posto in Nazionale.

Francesco Caruso

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