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Posavec, parla lo scopritore: “Sempre stato sicuro delle sue qualità, ecco perché saltò la trattativa col Catania”

“Josip, contro il Bologna domenica sarai tu il nostro numero uno”. Queste le parole che Beppe Iachini avrà proferito a Josip Posavec, portiere croato classe 1996 del Palermo, nei giorni antecedenti la sfida contro la squadra rossoblù. Debutto assoluto, dunque, in Serie A, a soli 19 anni. Tensione, forse paura, errori? No, nient’affatto. Anzi, sicurezza, affidabilità, assoluta tranquillità. Prestazione praticamente perfetta, interventi decisivi e porta inviolata nella prima al ‘Barbera’. Mica male eh, esordio da incorniciare.

Gianlucadimarzio.com ha intervistato in esclusiva uno dei primi scopritori del talento croato, il procuratore sportivo Cataldo Bevacqua, che ha svelato anche particolari retroscena di mercato legati al ragazzo: “Non avevo dubbi sulle qualità di Josip – le parole di Bevacqua – Ho investito tanti soldi e tempo per andarlo a seguire a Zagabria negli anni passati. Sapevo che avesse le qualità per affermarsi in un campionato competitivo come la Serie A. Oggi, contro il Bologna, è risultato uno dei migliori in campo, ha salvato due volte su Destro, dimostrandosi affidabile e molto sicuro di sé. Ben venga la novità che sta prendendo piega in Italia di affidarsi a ragazzi molto giovani in un ruolo delicato come quello del portiere”.

Presente e futuro a forti tinte rosanero, ma la carriera di Posavec poteva anche colorarsi di rossazzurro. Si, proprio il Catania è stato davvero a un passo dall’acquisto del croato, come ci racconta lo stesso Bevacqua: “Si, insieme al mio collaboratore Pietro Di Costanzo incontrammo il ragazzo con i genitori in un albergo a Zagabria nel 2013, aveva solo 17 anni ma già diverse esperienze tra i professionisti in Croazia. La prima procura fu firmata a me, c’era molta fiducia per un suo passaggio alla società rossazzurra, all’epoca ancora in Serie A. La trattativa era quasi chiusa, poi però l’Inter Zapresic e il Catania non trovarono l’accordo sui premi Fifa da riconoscere al club croato in quanto detentore del cartellino. Per questo motivo, l’affare saltò”.

Redazione

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