Dopo aver eliminato l’Italia, l’Under 21 del Portogallo ha superato anche la Spagna in semifinale e domenica sera alle 21 sfiderà la Germania. Protagonisti della cavalcata della nazionale lusitana sono 6 ragazzi cresciuti nel Porto e a cui Rui Jorge si affiderà, puntando magari anche su un precedente importante per i giovani del dragões.
Il 29 aprile del 2019 l’Under 19 del Porto aveva vinto la finale di You League contro il Chelsea e tra i biancazzurri Diogo Costa, Diogo Queirós, Diogo Liete, Fábio Vieira, Romário Baró e Vitinha hanno tutti quanti giocato. I primi cinque da titolari, mentre l’ultimo era subentrato al 71’. Queirós e Vieira avevano anche segnato il gol dell’1-0 e del 2-1. Poco più di due anni dopo tutti e 6 sono pronti a giocarsi un’altra finale europea, questa volta con la maglia della Nazionale. Quando si dice che il successo parte sempre da lontano.
Il Porto ha dimostrato di avere occhio. Tra tutti il solo Diogo Costa era tra le fila dei dragões sin da bambino, tutti gli altri sono arrivati nel tempo. Romariò Barò addirittura era stato prelevato dai rivali dello Sporting quando aveva 14 anni. Tutti gli altri invece sono arrivati insieme una volta finita la Scuola Calcio dal Leixoes, società di Matosinhos piccolo comune nel distretto di Porto che milita nella Serie B portoghese. Il percorso non è stato facile per tutti. Per Leite, Vieira e Vitinha all’epoca dell’Under 17 è arrivata una piccola bocciatura: prestito alla Padroense per maturare. Poi il ritorno al Porto e la dimostrazione che la società della capitale portoghese aveva fatto bene a investire su di loro. Tutti ancora sono di proprietà dei dragões, soltanto Queirós e Vitinha l’ultimo anno non hanno giocato per la squadra di Conceição, il primo era in prestito al Famalicão e il secondo al Wolverhampton (una colonia di portoghesi).
Non molti alla loro età può contare due finali a livello internazionale. Rui Jorge si affiderà anche a loro, come d’altronde ha sempre fatto. Barò ha fatto due assist contro l’Italia e Vieira ha propiziato all’autogol di Cuenca contro la Spagna. Un caso? Ovviamente no. Il Porto ci ha visto lungo e si sfrega le mani, mentre il Portogallo si aggrapperà anche a loro, sperando che possano fare il bis dopo la vittoria della Youth League di due anni fa.
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