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Pordenone, il presidente Lovisa: “Abbiamo fatto qualcosa di indimenticabile, San Siro deve essere un punto di partenza”

Quella del Pordenone è la favola che più di tutte ha appassionato in questo avvio di stagione. Una squadra di Serie C che quasi sfiora l’impresa contro l’Inter capolista a San Siro. Roba da non crederci. Eppure è stata fermata solo ai rigori. Motivo di orgoglio per squadra, città e per il presidente Lovisa, che ha voluto dire la sua su questo evento straordinario: “Abbiamo vissuto tutti insieme una serata di calcio bellissima, mostrando sulla scena nazionale l’immagine di una società seria, di una tifoseria unita e calorosa, chiaramente di una squadra forte e di uno staff qualificatissimo. Tutti di categoria superiore, da guadagnare giorno dopo giorno, attraverso il lavoro. Un grazie al territorio, alle istituzioni e ai nostri partner, che sostengono con grande attenzione e passione il nostro progetto sportivo. È stata un’emozione indimenticabile entrare alla Scala del Calcio, vedere all’opera in uno degli stadi più importanti del mondo il nostro staff organizzativo, che ha superato l’esame a pieni voti. Un’emozione fortissima alzare gli occhi al secondo anello blu e vederlo stracolmo dei nostri oltre 4 mila tifosi, sentire riecheggiare i cori di casa nostra a San Siro. Hanno dato un sostegno incredibile, da pelle d’oca. Accanto ai tifosi storici, sempre presenti e da lodare in modo particolare, ci aspettiamo ora un numero sempre crescente di affezionati. Importante anche la partecipazione del Settore giovanile, il nostro futuro”.

“La squadra ci ha regalato una prestazione super, è stata capace di “spaventare” la capolista della serie A, allenata da un allenatore top come Spalletti, “costretto” a far entrare dalla panchina i suoi tre assi migliori. Capitan Stefani e tutti i ragazzi, con l’organizzazione, il gioco e una saggia guida tecnica, non sono stati affatto da meno. Con mister Colucci e lo staff il gruppo, molto affiatato, sta crescendo costantemente, pronto a vivere una seconda parte di stagione da grande protagonista. In queste ore ho ricevuto un migliaio di messaggi, centinaia di telefonate: ringrazio tutti per l’affetto che ci hanno trasmesso e condivido gli apprezzamenti con i miei soci Giampaolo Zuzzi e Maurizio Orenti, dirigenti, collaboratori, giocatori e tecnici, oltre che alla mia famiglia.Ci tengo a ringraziare la dirigenza dell’Inter, in particolare nelle persone del ds Ausilio e del vice presidente Zanetti, per la splendida accoglienza che ci ha riservato e Spalletti per aver riconosciuto il valore della nostra prova. Resta, certo, il rammarico per essere arrivati a un soffio da un’impresa straordinaria. Ma San Siro dev’essere un punto di partenza per il futuro. In cui il territorio sia sempre più trascinante: anche chi ora resta più “freddo” sono certo sarà presto dei nostri. In questa maglia e in questi ragazzi possono identificarsi tutti”.

Redazione

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