Non sono bastati 120 minuti per decidere la prima squadra qualificata ai quarti di finale. Calci di rigore decisivi in Polonia-Svizzera, con Lewandowski e compagni che passano il turno ed ora aspettano la vincnte di Croazia-Portogallo. 120 minuti di emozioni, sofferenza e gol spettacolari, con la ciliegina finale della lotteria dei rigori. Che dire! Se questo è l’antipasto, chissà cosa offriranno le altre portate.
Il primo tempo è bloccato e molto combattuto, vista anche la posta in palio tra due possibili sorprese di questo Europeo. Da una parte i rossocrociati timorosi e totalmente evanescenti davanti alla porta. Dall’altra una Polonia ordinata, che grazie ad un lampo al 39′ sblocca l’equilibrio con Blaszczykowski. L’azione del gol è lo specchio della forza della Polonia. Ordine nel difendere su un calcio d’angolo, ripartenza fulminea di Grosicki, finta geniale di Milik e ‘Kuba’ fa 1-0. Tutto in 12 secondi: se non è record del mondo, poco ci manca!
Questo il primo tempo. Il secondo? Completamente un’altra partita. La Polonia cala vistosamente e arretra il proprio baricentro. Di contro la Svizzera prende coraggio, soprattutto grazie agli innesti offensivi del CT Petkovic. Fuori Dzemaili e Mehmedi, dentro due attaccanti: Embolo e Derdiyok. La proposta offensiva Svizzera si anima. La partita la fanno i rossocrociati, dando alla partita un ritmo infernale. Le azioni pericolose si susseguono. Prima la punizione all’incrocio di Rodriguez, salvata miracolosamente da Fabianski. Cinque minuti dopo la traversa colpita da Seferovic. Alla fine il gol. Nel modo più difficile e spettacolora possibile. Con una prodezza in rovesciata di Shaqiri dal limite dell’area. Fabianski, questa volta, non può nulla e la Svizzera si rialza grazie all’ex interista.
Un gesto tecnico destinato ad entrare di diritto negli almanacchi. Perchè? Rovesciata, Europei… vi ricorda qualcosa? Antonio Conte, Euro 2000: Italia-Turchia. Il primo, e fin qui l’unico gol in rovesciata della storia degli Europei. Quest’oggi il secondo, di Shaqiri, 16 anni dopo l’attuale CT dell’Italia.
I supplementari sono una fotocopia del secondo tempo. La Polonia si difende e la Svizzera attacca. Alla fine grazie anche a due parate di Fabianski su Derdiyok si va ai rigori. I tiri decisivi dagli undici metri? In negativi Xhaka, per la delusione svizzera. In positivo Krychowiak, per scrivere la storia della Polonia. Inizia la festa, i quarti sono realtà.
Marco Juric
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