Paul Pogba, giocatore contattato dal Marsiglia (Imago)
Paul Pogba è tornato a parlare ai microfoni dopo la sua squalifica per doping
Paul Pogba è sempre più vicino al suo ritorno in campo. Il “Polpo” si è raccontato a cuore aperto ai microfoni di TF1, più precisamente durante il programma “Sept à Huit“.
Numerosi gli argomenti toccati, a partire dal caso di estorsione che lo vide coinvolto, fino alla squalifica per doping e l’addio alla Juventus.
La sua squalifica inizialmente di quattro anni, alla fine, è stata ridotta a 18 mesi e ora sembra essere tutto pronto per il ritorno di Pogba ai massimi livelli. “Sono mentalmente pronto, fisicamente pronto. È solo una questione di tempo“, ha dichiarato.
Di seguito riportiamo i passaggi più significativi dell’intervento dell’ex Juventus e Manchester United in onda a “Sept à Huit”, con anche qualche dichiarazione contro la Juventus.
Diverse sono state le battute sul caso doping che ha visto coinvolto il Campione del Mondo francese nell’agosto del 2023 a causa della positività al testosterone. “Mi dissero che avrei smesso con il calcio. Quattro anni in un colpo senza che mi ascoltassero… Ho dovuto lasciare l’Italia, non potevo continuare a portare i miei figli a scuola passando ogni giorno davanti allo stadio e al centro di allenamento“, ha rivelato l’ex 6 bianconero.
“I miei figli erano a scuola vicino al centro di allenamento, passavo davanti ogni giorno. È stato troppo difficile“, ricorda Pogba. Poi anche una velata critica alla Juventus che, a parer suo, non gli è stata vicina in un momento delicato. “Credevo di essere in guerra contro l’antidoping, non contro la Juventus. Ho chiesto alla società la possibilità di fare massaggi e avere un preparatore atletico, ma non mi è stato concesso. Ne avevo diritto, facevo sempre parte della squadra. Non sono stati troppo gentili con me, non mi hanno sostenuto e sono rimasto colpito, non ne ho capito il motivo”.
Paul Pogba, poi, ha rivissuto ai microfoni anche il caso di estorsione che risale al 2022 e che vide coinvolto il fratello Mathias e altre 4 persone. “Sono cose tristi. Hai delle persone nel tuo cuore, dei ‘fratelli’, perché è così che ci chiamiamo tutti quando cresciamo insieme nel quartiere. Questo è ciò che mi rattrista di più, perché non puoi immaginare questo. C’erano delle armi, delle persone incappucciate. Non hai nemmeno il tempo di pensare, dici sì a tutto. Ho chiesto aiuto all’unica persona che poteva aiutarmi: Dio, Allah“.
Suo fratello Mathias è stato condannato a tre anni di carcere, uno dei quali in prigione: “Abbiamo parlato tra noi, con la famiglia. Il legame del sangue è il legame del sangue. Solo il tempo ci darà delle risposte. È difficile, non è lo stesso di prima. Se mio padre fosse ancora qui, niente di tutto questo sarebbe successo“.
Le parole di Gian Piero Gasperini a pochi minuti dalla sfida contro la Cremonese A…
Le scelte ufficiali di Nicola e Gasperini In attesa del big match di San Siro,…
Dichiarazioni durissime di Florentino Perez durante l'assemblea generale del Real Madrid. Nel mirino, in particolare,…
La storia di Edoardo Corvi: il classe 2001 all'esordio in Serie A scelto da Cuesta…
La probabile formazione schierata da Chivu in vista del derby della Madonnina tra Inter e…
Luka Modric (IMAGO) Le possibili scelte di formazione di Allegri per il Derby della Madonnina…