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Tramoni, la maturità è arrivata: la stella del Pisa che vola in classifica

Trasformare infortuni decisivi in stimoli per tornare ancora più forti. Disciplina in cui Matteo Tramoni è diventato professore. Pensate quanto per un ventitreenne, chiamato alla consacrazione in Serie B con una squadra cucita a misura, possa pesare una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro alla prima giornata di campionato, dopo aver segnato. Beh, questo è quanto vissuto dl’italo-francese la scorsa stagione. Ma l’audacia è virtù dei forti, e la fortuna premia gli audaci… così, un anno dopo il Pisa è in testa in classifica, e Tramoni ne é la stella.

 

 

A Pisa si sogna

Sei giornate di campionato, 3 gol segnati, 2 subiti. Quasi un gol ogni due passa dai piedi di Tramoni, che da esterno classico si sta trasformando in trequartista: si guardino le azioni salienti. Il gol contro la Salernitana, a giro sul secondo palo, “alla Del Piero”. Quindi un colpo da biliardo che ha deciso la sfida contro il Brescia, vinta per 2-1, nel suo momento peggiore di una partita giocata in maniera superba, da maturazione totale.

 

 

Il ruolo che gioca Inzaghi nella crescita del giocatore? Tanto. L’allenatore ha lavorato su un cristallo grezzo, ma appunto un cristallo. Non a caso, al rientro dell’infortuniio, avvenuto contro il Palermo lo scorso aprile, segnò una doppietta. Adesso, meno istinto e più classe. D’altronde, già sapeva il potenziale. Fu con lui che Tramoni si affacciò alla Serie B, nella stagione 2021/22, proprio a Brescia: 38 partite, 7 gol e tre assist, oltre a un gol nei playoff. 

 

 Dopo una stagione vissuta quasi totalmente da spettatore, soffrendo per dei risultati non positivi, adesso Tramoni ha preso in mano il Pisa, che adesso vola alto. 14 punti in 6 giornate di campionato e vetta della classifica. La forza del gruppo l’ha dimostrata Inzaghi: “Gli volevo concedere un giorno libero, ma me l’hanno impedito: vogliono allenarsi“.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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