Interviste e Storie

“La vittoria più importante”: Moreo fa sognare Pisa. Suo il gol decisivo contro la Salernitana

Moreo e Piccinini

I nerazzurri, dopo aver giocato in dieci per settantacinque minuti, battono la Salernitana

La vittoria più importante della stagione”. Così Stefano Moreo ha commentato in conferenza stampa la vittoria del Pisa contro la Salernitana.

Il suo gol, il terzo in stagione (dopo il tiro al volo con il sinistro a Mantova e il colpo di tacco contro il Bari), ha portato i tre punti alla squadra di Inzaghi. Un gol apparentemente “goffo”, ma figlio di uno schema studiato, provato e ripropavato, da rimessa laterale. Sfruttando la lunga gittata di Giovanni Bonfanti, Abildgaard spizza di testa dal primo palo trovando così Moreo sul secondo, al quale non resta che appoggiarla in rete.

Un gol che ha un peso specifico maggiore dei tre punti, considerando che il Pisa ha giocto oltre 75 minuti in inferiorità numerica, in seguito all’espulsione di Marin dopo un colpo sferrato a Tongya.

A suonare la carica, più a fatti che a parole, è stato proprio Moreo. “Sarebbe curioso vedere il tuo GPS” è stato chiesto a fine partita. Lui ha riso.

E pensare che le scorse stagioni è stato uno dei più criticati a Pisa. Ma con il nuovo ruolo da trequartista, disegnato ad hoc, lo ha reso tra gli elementi più determinanti della squadra che sta sorprendendo in Serie B.

 

Inzaghi: “Messa la ciliegina sulla torta”

Con questa vittoria abbiamo messo la ciliegina sulla torta” ha commentato Inzaghi. Dopo ventitré giornate, il Pisa ha 50 punti in classifica, -2 dal Sassuolo capolista, +5 dallo Spezia terzo.

Oltre alla grande dinamicità e atletismo, con l’aggiunta del talento di Tramoni (premiato miglior giocatore del mese di dicembre di Serie B), il Pisa ha aggiunto una grande difesa. Appena un gol subito nelle prime quattro partite del girone di ritorno. 19 in totale, seconda miglior difesa, dietro allo Spezia.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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