Interviste e Storie

Da elemento misterioso a risorsa: Rus, il jolly difensivo del Pisa

Adrian Rus e Alexander Lind, giocatori del Pisa (foto: Imago)

Il difensore rumeno contro il Palermo ha segnato il primo gol con la maglia nerazzurra

Trovare un difensore che nel corso di una partita batte le rimesse laterali, i calci d’angolo, le punizioni e anche i rigori è inusuale, no?

No, se il difensore in questione è Adrian Rus. Classe 1996, il rumeno è l’emblema di come il Pisa di Filippo Inzaghi sia un collettivo, una macchina perfetta costruita da gregari con ciascuno delle specialità poste al raggiungimento del bene comune. Contro il Palermo, nella vittoria dei nerazzurri al “Barbera”, si è prima conquistato, e quindi realizzato il calcio di rigore che ha aperto le danze all’1-2 finale (di Lind e Brunori le altre reti).

E pensare che in questo Pisa forse non avrebbe nemmeno dovuto esserci. Arrivato nell’estate del 2022, in una stagione dove in panchina si sono divisi Maran e D’Angelo, Rus trova poco spazio (appena 16 le presenze), e l’estate successiva viene mandato in prestito a Cipro, nel Pafos. 16 partite e 2 gol realizzati nell’isola, con la società che decide di non esercitare l’obbligo di riscatto. Così, dopo Euro2024 giocato con la Romania, a luglio Rus torna a Pisa.

Partito dietro al terzetto composto da Canestrelli, Caracciolo e Giovanni Bonfanti, il difensore rumeno ha scalato sempre più le gerarchie di Inzaghi, considerando la sua abilità sia in fase difensiva che di impostazione. D’altronde, le qualità l’allenatore le aveva sempre notate, al punto di tranquillizzare il ct della Romania Lucescu riguardo il suo impiego, nel momento in cui stava giocando meno.

“Con Inzaghi tutti ci sentiamo forti”

Alternarsi? Se per noi è difficile, per il mister lo è di più. Lui voleva questo: avere giocatori sempre pronti in panchina. Tutti ci sentiamo forti”. Parola di Adrian Rus, che al termine della vittoria del Pisa, ai microfoni di PuntoRadio ha voluto elogiare Filippo Inzaghi.

D’altronde, se questa stagione ha insegnato qualcosa, una è proprio l’importanza del gruppo a Pisa, tra le squadre che hanno utilizzato meno giocatori del campionato, ma tutti con un elevato minutaggio.

Al “Barbera” il difensore ha avuto anche un motivo di gioire in più: “Il gol lo dedico alla mia bambina, nata due settimane fa”. E intanto, i nerazzurri si sono goduti una notte in testa alla classifica.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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