Categories: Interviste e Storie

Il Pisa ha scoperto Lind: il danese alla conquista della B

Voglio dimostare di valere i soldi spesi”. Queste furono le prime parole di Alexaner Lind ad agosto, appena arrivato a Pisa. Sì, perchè l’attaccante danese classe 2002 in estate i nerazzurri hanno speso 3,5 al Silkeborg. Dopo dei primi mesi di ambientamento, adesso sembra essere arrivato il suo momento. Contro il Cesena, nella gara valida per l’ottava giornata di Serie B, alla prima da titolare ha trovato il suo primo gol, aprendo così le marcature nella vittoria per 3-1. Uscendo poi dal campo a metà secondo tempo accompagnato da una standing ovation della Cetiar Arena.

La dieta italiana di Lind

Filippo Inzaghi più volte ha intimato il pubblico di aspettarlo: “Viene da un altro campionato, è abituato a giocare con altre temperature e sul sintetico”. Come spesso gli capita in questa stagione, Pippo ha avuto ragione. Adesso, il momento di Lind pare essere arrivato. Complice la condizione non al meglio del febbricitante Bonfanti, il danese ha avuto un’occasione dal primo minuto.

 

 La risposta è stata ottima: gol e migliore in campo. Il fisico è straripante. 186 centimetri di forza, e una condizione sempre al meglio, come da lui dichiarato, scherzando in conferenza stampa: “Adesso sto bene! Ho perso cinque kili in questi mesi, mi sento più leggero. Credo si sia visto…”.

 

 La benedizione per Lind a Pisa è arrivata da due suoi connazionali che hanno scritto pagine di storie: Bergreen Larsen: “Mi hanno detto come ambientarmi e come mangiare qui in Italia”. Adesso è certo che Inzaghi ha l’imbarazzo della scelta nel ruolo di unica punta nel suo 3-4-2-1, potendo scegliere tra lui e “Lo squalo” Nicholas Bonfanti. Proprio sul loro rapporto, l’attaccante ha dichiarato: “La competizione fa bene e ci stimola. Nicholas è un grande giocatore, ma siamo diversi”. Entrambi hanno però il beneficio di godere dell’insegnamento di un grande maestro seduto in panchina.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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