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Inzaghi: “Pisa, quanto ti ho voluto! Dobbiamo riconquistare i tifosi”

La telefonata non arrivava più. Credevo che il mio telefono fosse rotto”. Scherza Filippo Inzaghi con Giovanni Corrado. L’allenatore e il Pisa da anni, almeno tre, si erano inseguiti, e adesso finalmente il matrimonio è arrivato. Una nuova era – l’ennesima – nasce nella società nerazzurra, con la presentazione ufficiale di Inzaghi e del direttore sportivo Davide Vaira.

“Credits: Pisa Sporting Club

Inzaghi: “Pisa, qui è un lusso”

A introdurre la presentazione è stato il direttore generale Giovanni Corrado, che ha prima colto l’occasione per ringraziare gli “uscenti, Stefanelli: “Ha avuto un’importante occasione di lavoro (la Juventus) da cogliere” e AquilaniAndare avanti insieme non avrebbe portato la linea cercata. Ci ha dato tanto, speriamo anche noi a lui”. Quindi, ha introdotto il nuovo allenatore, Inzaghi: “Ci siamo sfiorati tante volte. È stato uno degli allenatori che più in questi anni ha voluto Pisa. Adesso si sono allineati elementi non presentati precedentemente”.

 

Quindi, è stato il turno dello stesso Filippo Inzaghi di prendere la parola, che però ha messo in guardia i giornalisti presenti: “Non mi piace parlare tanto, preferisco i fatti”. Quindi, è stata ribadita la sua volontà di essere a Pisa: “Per tre anni ho voluto essere qui. Ho sempre creduto fosse la piazza giusta per me, per l’organizzazione e la passione. Mi riconosco molto in questa tifoseria, che ringrazio per l’affetto dimostrato: sui social non sono riusciti a rispondere a tutti. Troppa benevolezza nei miei confronti. Sono venuto a Pisa per un programma negli anni. Voglio essere lasciato lavorare, divertire. Vogliamo giocatori che vogliono Pisa come l’ho voluto io. Essere qui l’ho voluto io.  Sono qui da pochi giorni e sono pronto per iniziare”.

Inzaghi ha proseguito parlando degli obiettivi: “Creare un gruppo forte, che tenga alla maglia e apprezzi di essere in questa grande società, che è un lusso per la Serie B”. Grande voglia di conquistare un pubblico deluso per i risultati delle ultime due stagioni (e la stagione si aprirà con due allenamenti a porte aperte): “Voglio far vedere una squadra che lotta. Non mi piace far chiacchiere. Dobbiamo riconquistare questi tifosi. Questa squadra è forte. Negli ultimi due anni non ha ottenuto quanto avrebbe dovuto, considerando il proprio potenziale”. Nessun sistema di gioco predefinito: “L’allenatore deve trovare il vestito giusto per i giocatori che ha. Voglio la squadra più aggressiva possibile“. Nessun sistema di base, ma già tre uomini chiave individuati: “I capitani, Caracciolo, Marin e Calabresi saranno trascinanti. Mi hanno dato tutti un’ottima impressioneVoglio aiutare i giovani a vedere il calcio con una mentalità diversa”.

 

Vaira: “Vorremmo chiudere 3-4 acquisti prima del ritiro”

Ha preso la parola quindi Davide Vaira, nuovo direttore sportivo, reduce dall’esperienza al ModenaÈ un grande onore e priviggio essere qui a Pisa, essere il direttore sportivo del Pisa. Questa è una piazza importante, ambita, che ha iniziato un percorso virtusoso e credo che ci siano tutte le compoinenti e le condizioni per fare un ottimo lavoro. Devo esserre sincero: sono dentro al club da 20 giorni e mi sto rendendo conto del livello di alta professionalità che c’è in tutte le figure che ci sono. Mi piace parlare poco e lavorare tanto”.

Quindi, Vaira ha parlato di mercato: “Contiamo di riuscire a fare le uscite che dobbiamo fare, dobbiamo mettere il mister nelle condizioni migliori di lavorare. Si parte da un’ottima base e abbiamo le idee molto chiare. Mi piace la visione del club: abbiamo una struttura scouting incredibile. Vogliamo prendere giocatori alle nostre condizioni. Vorremmo dare almeno 3-4 nuovi acquisti  prima del ritito (che inzierà lunedì 16 a Bormio, ndr). Per creare una squadra tosta e importante“.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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