Gilardino, ex allenatore del Genoa (imago)
L’allenatore e il club ripartono insieme in Serie A: attenzione ai giovani e cura mani
In ogni caso, stiamo parlando di storia. Sì, perché il Pisa che si appresta a giocare il primo campionato di Serie A dopo trentacinque anni rimarrà negli annali del club. Così come lo farà l’uomo che si siederà in panchina, che è Alberto Gilardino. Adesso è arrivata anche l’ufficialità della firma, dopo un accordo che era stato raggiunto ormai da settimane.
“Gilardino o Inzaghi?” questo il dubbio nella testa di Ancelotti, e non solo, alla vigilia della finale di Champions League del 2007 quando i due calciatori si contendevano il ruolo di prima punta nel Milan. Adesso Gilardino è chiamato invece a succedere a Inzaghi, dopo aver prima conquistato la promozione, poi deciso di lasciare dopo una “differenza di vedute” maturata circa la gestione del mercato e della stagione a fine maggio a Forte dei Marmi.
Sin dai primi momenti finito in cima alla lista dei desideri da parte della dirigenza nerazzurra, Gilardino è stato convinto definitivamente in seguito all’incontro con il proprietario Knaster. Nel suo staff saranno presenti gli ex compagni Dainelli e Valiani. Per lui un contratto biennale con opzione di rinnovo al terzo anno in caso di salvezza, quella salvezza che è l’obiettivo ma anche il sogno di una società che vuole proseguire la propria ascesa, come dimostrato anche dalle migliorie infrastrutturali, dallo stadio al centro sportivo in costruzione.
Gilardino ha voglia di confermarsi. Le 50 panchine in massima serie alla guida del Genoa hanno messo in luce un allenatore meticoloso, maniacale nello studio dell’avversario e con un’ottima capacità di lettura della partita in corso. Da un punto di vista tattico, è da conservare il lascito di Inzaghi, dopo una stagione che ha visto il Pisa conquistare il proprio record di punti in un campionato (76).
Il 3-5-2 del nuovo allenatore preserva la difesa a tre già presente nel 3-4-2-1 di Inzaghi. Sul mercato, sappiamo le idee del club, quelle di acquistare calciatori a titolo definitivo, facendogli firmare contratti lunghi e dandogli così la possibilità di crescere, rappresentando un innesto importante sia nel presente che nel futuro (anche in chiave mercato). Nella sua esperienza al Genoa, Gilardino ha dimostrato di non aver paura di lanciare i giovani, come dimostrato da Dragusin, Frendrup, Ekhator. Proprio riguardo il mercato è andato in scena un incontro a inizio settimana tra le parti, dove sono stati valutati i vari profili interessati al Pisa, a partire dai calciatori non riscattati, per capire se vi può essere spazio per nuove trattative.
Nella stagione 2023/24, alla guida dei rossoblù neopromossi, concluse all’undicesimo posto, come miglior neopromossa delle miglior cinque leghe europee. Adesso una nuova avventura, un nuovo compito, quello di raggiungere la salvezza con il Pisa.
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