4-2 all’andata, 1-1 quest’oggi e il Pisa torna in Serie B. Della promozione e non solo ha parlato l’allenatore dei toscani, Gennaro Gattuso nella conferenza stampa post-partita: “Il Foggia è di categoria superiore per come gioca. E’ più forte di noi e per questo ho deciso di giocare a cinque per chiudere tutte le linea di passaggio. I disordini dentro e fuori dal campo? Se li fanno i tifosi può anche starci, ma che siano stati anche alcuni giocatori del Foggia è inaccettabile. Io non sono un santo, ho giocato 20 anni e certe cose le so. Non mi sento di condannare i tifosi, perché so quanto questa piazza sia passionale, ma avremmo dovuto tutti fare più attenzione. Anche per la faccenda di Gerbo, che non è andata proprio come ho letto. Il finale? Siamo andati fuori perché dovevo tutelare la mia squadra. Ho 18 finali sulle spalle, so come vanno certe cose. Il futuro? Bisogna sedersi ad un tavolo e discutere, nulla è scontato.
Siamo arrivati alla partita nel momento giusto con più gamba rispetto al Foggia. Siamo partiti praticamente da zero, poi io se non soffro – spiega Gattuso – non so andare avanti. La mia svolta personale è stata la parentesi in Grecia dove sono riuscito a fare 18 punti in sei mesi in una squadra che faticava a far mangiare i propri tesserati. Questo successo vale come la Champions, più della Coppa del Mondo. Non capivo nulla di questa nuova dimensione prima, adesso inizio a capire più o meno come vanno le cose”.
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