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Pisa-Cagliari, tante occasioni ma nessun gol. Ranieri: “Partita scoppiettante. Prelec? Un riferimento”

Sono preoccupati, li conosco, dovremmo giocare con più libertà mentale”. Così aveva presentato Pisa-Cagliari Luca D’Angelo nella conferenza stampa di presentazione. Il rischio che la sconfitta di Cosenza riecheggiasse ancora nella testa dei nerazzurri era presente. Lo 0-0 contro la squadra di Ranieri, invece, è frutto di una partita giocata ad alta intensità da entrambe le squadre, che però all’Arena Garibaldi (con oltre novemila settecento persone presenti) non sono riuscite a trovare il gol. “Abbiamo fatto una buona partita” il giudizio finale di D’Angelo. “Credo che i tifosi si siano divertiti lo stesso” ha aggiunto Ranieri. I nerazzurri non riescono così a farsi il regalo di compleanno per i 114 anni di storia celebrati ieri,  scenendo all’ottavo posto in classifica a 46 punti, uno in meno proprio del Cagliari, ormai a nove gare senza sconfitta.  

Credits Pisa Sporting Club

 

Cagliari frenato dal Pisa. Ranieri: “La squadra che ci ha messo più in difficoltà ultimamente”

Un pareggio a reti bianche per Pisa e Cagliari, al termine di una partita però caratterizzata da tanta intensità, soprattutto a centrocampo, e occasioni sprecate. Gli uomini di D’Angelo ha avuto due grandi palle-gol in apertura, al primo minuto, con Moreo, con un tiro, debole, di sinistro, e in chiusura, con Radunovic protagonista di una parata stupenda (parole di Ranieri) Sibilli. Il Cagliari, invece, prima con una scivolata conclusa fuori sottoporta da Lella, e il palo colpito da Di Pardo, che ha raccolto i complimenti del suo allenatore: “Una grandissima partita, ha fatto più di ciò che gli ho chiesto”.

Leggi anche: “Nik Prelec, il diamante grezzo del Cagliari che cerca la svolta della carriera

Duelli individuali, come quello tra Nagy e Mancosu, tra Dossena-Obert con Torregrossa-Moreo, Calabresi-Azzi e tanti altri, ritmi alti e intelligenza tattica, come quella di Prelec, elogiata da Ranieri nel post-partita. Un approccio giusto, quello dei nerazzurri, che si confermano squadra da grandi sfide. Nelle ultime partite dei rossoblù (9 gol segnati nelle ultime tre), infatti, nessuna squadra come il Pisa era riuscito a metterlo tanto in difficoltà, come confermato da entrambi gli allenatori.

 

In parità la sfida tra i “sudamericani” Torregrossa e Lapadula

Credits: Pisa Sporting Club

Pisa-Cagliari è stata anche la sfida tra Torregrossa Gliozzi, i due “italo-sudamericani”. Nessun gol, né per il venezuelano nerazzurro, tornato tra i titolari, che per il peruviano rossoblù. Quello con più occasioni dei due è stato Lapadula, capocannoniere del campionato con 16 gol. Prestazione più opaca, invece, per Torregrossa. Pochi palloni giocabili a disposizione del numero 10 nerazzurro, in una delle prime partite nelle quali ha giocato al fianco di Moreo, sostituito a metà del secondo tempo a favore di Gliozzi. “Non era facile oggi, ma è uno di quei giocatori che temono sempre, per il suo talento” ha commentato D’Angelo, con la promessa: “Nelle ultime sei partite ci farà rivedere chi è veramente. Purtroppo soffre troppo di problemi fisici”.

Pisa-Cagliari, le parole dei protagonisti

Al termine della partita, l’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, ha commentato la partita: “Bella partita, scoppietante, entrambe le squadre volevano vincere. Credo che i tifosi si siano divertiti. Entrambe le tifoserie volevano vincere. Uno di quei pareggi che fa bene, entrambe le squadre hanno tentato di sopraffare l’altra.Si sta sul pezzo. Di Pardo? Molto bene. Giocare tutta la partita in questo modo, dopo il tempo fuori. Sono veramente contento. Volevo spendere una parola anche per Prelec: oggi un punto di riferimento”. Non è facile incontrare il Pisa. La parata di Radunovic è stata splendida”.

Quindi ha parlato l’allenatore del Pisa, Luca D’Angelo: “Credo sia vero che siamo stati la squadra che ha messo più in difficoltà il Cagliari. Il pareggio è giusto. Il Cagliari è una grande squadra e ha un allenatore che non c’entra niente con noi. Detto ciò, le occasioni più grandi le abbiamo avute noi. Esteves? Pensavamo di poterlo recuperare. Ha un problema alla caviglia, ma nella prossima gara ci sarà. Morutan a destra per favorire l’uno contro uno su Azzi, ma non è andata benissimo, così è tornato a giocare sotto le punte. Marin lo porterei sempre con me, anche sotto attacco atomico”.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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