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Pisa… e alla fine arriva Moreo. Digiuno interrotto e vittoria contro il Benevento

… e alla fine arriva Moreo. Ha atteso tanto lui, così come i tifosi del Pisa, che lo hanno sognato nel calciomercato estivo e abbracciato in quello invernale, ma alla fine l’Arena Garibaldi ha potuto gridare il suo nome: con un colpo di testa su cross di Tourè, l’attaccante classe 1993 ha interrotto un digiuno dal gol di 1374 minuti, segnando il suo primo gol in nerazzurro. Il gol di Matteo Tramoni nel secondo tempo, quindi, ha certificato la vittoria del Pisa con il Benevento. I toscani arrivano alla sosta mantenendo la zona playoff, salendo a 45 punti in classifica.  Campani sempre in zona retrocessione con 29 punti.

Credits: Pisa Sporting Club

Pisa: si è sbloccato anche Moreo

Non è stata una stagione facile fin’ora, quella di Stefano Moreo. Prima della partita contro il Benevento, l’attaccante aveva segnato solamente 2 gol in campionato, entrambi con la maglia del Brescia. L’ultimo gol, per precisione, risaliva al 1 ottobre, alla sconfitta contro il Bari (6-2). Nemmeno il cambio di maglia nel calciomercato invernale, con l’arrivo a Pisa, piazza che lo aveva invocato in estate, inizialmente ha cambiato le cose. Moreo da subito ha goduto della fiducia di D’Angelo, che lo ha sempre impiegato, spesso da titolare al fianco di Gliozzi, ma senza trovare il gol. Fino al Benevento. Grazie  a un colpo di testa su cross di Tourè, l’attaccante ha sbloccato il risultato alla fine di un primo tempo opaco per entrambe le squadre, con un’esultanza con la quale ha sembrato scrollarsi dalla schiena 1374 minuti di digiuno.

 

Un secondo tempo da “Pisa d’autunno”

Nel secondo tempo, il Pisa è cambiato. Il passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1, con l’inserimento di Torregrossa, convocato nuovamente dal Venezuela per i prossimi impegni nazionali, di Matteo Tramoni e infine di Sibilli (per un Morutan sempre salutato dall’applauso dei suoi tifosi), i nerazzurri hanno ritrovato una frizzantezza e velocità nel gioco che ha riportato alla mente la squadra della fine del girone d’andata, mai vista fin’ora nel 2023, quando misero in fila uno storico filotto di risultati utili consecutivi. Alla lunga, si sa, il risultato arriva. I cambi pagano: il 2-0 lo segna lo stesso Tramoni, servito in profondità da Torregrossa. “Sono contento, mi ha liberato. Ultimamente avevo giocato male” ha dichiarato lo stesso attaccante francese al termine della partita. Prima della triplice fischio, per il Benevento arriva l’espulsione per Leverbe, salutato dal pubblico avversario, in memoria della stagione passata, giocata da protagonista proprio con la maglia del Pisa.

 

Le parole nel post-partita

 

 

All’inizio, ha parlato Stellone, l’allenatore del Benevento: “Dico due cose, permettetemi. Chiediamo scusa al presidente, ai tifosi che hanno seguito da casa. Dobbiamo lavorare e basta. Nella mia gestione è la prima partita che abbiamo veramente non giocato all’altezza. Dobbiamo assolutamente uscire da questa situazione. Complimenti al Pisa che ha fatto un’ottima partita”.

Quindi, ha parlato Riccardo Taddei, vice di Luca D’Angelo: “Siamo soddisfatti della partita, è andata come volevamo che andasse. Sapevamo che avremmo dovuto equilibrio, il Benevento è una squadra forte, in una brutta posizione di classifica, che non rispecchia il loro lavoro. Non volevamo andare all’arrembaggio, ma mantenere un certo equilibrio tattico, sapendo che avremmo avuto le occasioni. Tutto è andato secondo i piani. Siamo estremamente soddisfatti per come è andata. Moreo ha avuto un affaticamento per il gran caldo e per la mole di lavoro. Tourè ha preso una botta e sarà valutata nei prossimi giorni. Variante tattica? Minima. La fase di attacco l’avevamo già riproposta, per la difesa invece è cambiata la difesa di alcuni giocatori, come Tourè, più legato alla difesa che al centrocampo, questo perchè sapevamo che il Benevento è una squadra molto tattica. Esteves? Se avesse una fase difensiva pari a quella offensiva, non sarebbe a Pisa. Offensivamente parlando, è un giocatore spettcolare. Ha una tecnica oltre la media, è un ragazzo molto serio, che si applica molto”.

 

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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