Con la vittoria sull’Atalanta, la Juventus è si è coronata campione di Coppa Italia per la 14ª volta. Dopo un anno pieno di critiche, quello che esulta più di tutti è Andrea Pirlo, che che chiuderà la sua prima stagione da allenatore con due trofei. L’allenatore ha parlato, molto sorridente, ai microfoni di Rai Sport.
“Avevamo la voglia di vincere, di portare a casa questo trofeo. Nonostante non abbiamo fatto una stagione positiva ci siamo ricompattati, ci siamo messi in testa che questa coppa la dovevamo portare a casa, come la Supercoppa, perché era un obiettivo importante. Onore anche a loro, ma la Juve ha meritato questa Coppa”, ha detto analizzando partita Pirlo.
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Una finale spettacolare, nella quale tornava anche il pubblico sugli spalti: “E stata una bellissima partita con due grandi squadre che si sono battute dal primo all’ultimo minuto. Una finale degna di questo nome, finalmente davanti al publico. Per loro è stata una grande festa, perché dopo tutto quello che è successo era importante dargli una soddisfazione, farli venire allo stadio, fargli vedere una bella partita, quindi siamo contenti anche per questo”.
La differenza per la Juventus è stata il secondo tempo. Un cambiamento radicale dopo l’intervallo, ma l’atteggiamento era lo stesso che Pirlo voleva vedere sin da subito: “L’abbiamo detto dall’inizio ma poi non siamo riusciti ad andare alti. L’abbiamo fatto poi nel secondo tempo e siamo riusciti a prendere in mano la partita”.
Ciononostante, Pirlo ha riconosciuto le difficoltà della stagione, che non ha comunque descritto in maniera pienamente positiva: “Ce ne sono state tante perché non saremmo qui a parlare di un quinto posto in classifica. Queste vittorie non possono cancellare gli alti e bassi. Ho imparato tanto, sono successe tante cose, ma il bello del calcio è questo. Nonostante non si riesca ad avere risultati al 100% positivi, poi riesci ad avere questo tipo di soddisfazioni”.
Dunque Pirlo si riconfermerebbe? “Certo che mi riconfermerei. Ho iniziato a fare l’allenatore per questo. Amo il calcio, amo allenare, amo questa società. Poi deciderà la società, ma il mio obiettivo è quello di continuare”.
È cambiata la Juventus di Pirlo negli ultimi tempi? Secondo l’allenatore no: “Lo sviluppo è sempre rimasto uguale, più o meno abbiamo sempre costruito con tre giocatori, poi dipendeva dalle squadre che avevamo contro. Però è mancata la determinazione in tante partite, perché i punti li abbiamo persi contro squadre più abbordabili. Adesso siamo qui a giocarci la qualificazione in Champions domenica quando non tutto sarà nelle nostre mani”.
Alla fine, il grande abbraccio con tutti i suoi ragazzi, che scaccia voci di malumori nello spogliatoio: “È sempre stato gossip, mai avuto un problema con i ragazzi. Hanno dato sempre il 100%”.
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