Altra vittoria in campionato per il Milan, la terza consecutiva dopo quella di Cagliari e quella col Verona. I rossoneri battono la Lazio a San Siro con i gol di Christian Pulisic al 60′ e di Noah Okafor all’88’.
Nel post-partita l’allenatore rossonero, Stefano Pioli, ha espresso tutta la sua soddisfazione ai microfoni di Dazn:
“Onestamente l’avevamo preparata per cercare di palleggiare un po’ meno dentro al campo e aprire la profondità con gli inserimenti della coppia lontana dalla palla composta da mezzala e attaccante esterno. Qualche volta nel primo tempo l’abbiamo forzata forse un po’ troppo, allungandoci e prendendo qualche ripartenza. Dopo nel secondo tempo siamo stati più compatti ed energici, il fatto che la squadra abbia giocato a un livello di energie, forze e voglia superiore è importante. Non è facile continuare a giocare ogni tre giorni ma i ragazzi sono molto bravi, attenti e vogliosi. Abbiamo vinto una partita difficile ma credo con ampio merito“.
Poi Pioli ha proseguito: “Cosa ho detto ad Adli dopo la standing ovation? Che era la prima partita che giocava a San Siro e secondo me si è visto. Lui può essere più intraprendente. Devo rivedere bene per capire se qualche volta è stato lui a non trovare la posizione giusta per farsi dare il pallone oppure se sono stati i tuoi compagni a non trovarlo in certe situazioni. Ma sta crescendo molto, è diventato uno dei titolari del Milan, uno dei venti giocatori che possono giocare in qualsiasi partita. Sono contento per lui perché ha lavorato tanto per arrivare fin qui e ora deve continuare a crescere“.
Una menzione per altri singoli: “Nel primo tempo con palla a Calabria sia Pulisic che Loftus-Cheek ricevevano corto, e quindi chi aveva la palla era facilmente marcabile. Dovevamo attaccare con uno dei due, l’abbiamo fatto meno nel primo tempo. Musah ha più caratteristiche di inserimento; poi si può aprire, perché ha anche la gamba e la qualità per fare uno contro uno, ma ha tanta gamba, tanta corsa. Ha favorito Pulisic perché gli ha portato via almeno il raddoppio. Yunus sta crescendo molto, per come lavoriamo noi lo vorrei leggermente più disciplinato senza palla ma poi si può concedere anche qualche disattenzione per il ritmo, le energie e la qualità che ha messo in campo“.
Sul ruolo di Musah: “Può giocare lì davanti alla difesa, lo ha fatto a Cagliari e in nazionale. Però credo che le sue caratteristiche siano più da mezzala box to box. Tijji (Reijnders, ndr) era un po’ stanco, lui ha anche una buona gestione della palla, quindi abbiamo tante caratteristiche dentro al centrocampo. Sarebbe un peccato se si fermasse Ruben (Loftus-Cheek), che ha un problema a livello addominale, speriamo non sia stato toccato un gruppo muscolare importante. Di solito è sempre così, gli infortuni arrivano quando si sta molto bene“.
Sui momenti condivisi in campo con Kjaer e Giroud: “A Simon stavo spiegando una situazione tattica in cui si era trovato ad affrontare Zaccagni aperto. A Olivier ho solo fatto i complimenti; i centravanti sono contenti quando giocano tutta la partita e segnano, oggi era meno felice. Se tornerà titolare con il Dortmund? Più dubbi ho e più scelte ho da fare, è importante cominciare con giocatori forti ma altrettanto averne di forti in panchina. Il Borussia lo avevo visto in difficoltà contro il PSG, ma ha grande qualità davanti, è una squadra intensa che unisce la fisicità tedesca con la qualità, ci prepareremo per contrapporci bene“.
Chiusura dedicata alle scelte tattiche e all’Inter: “Siamo una squadra che può palleggiare di più ma nel primo tempo non abbiamo portato avanti i terzini, eravamo cinque sopra palla. Ci stava palleggiare meno ma non sempre lo abbiamo fatto coi tempi giusti. Allegri? Non ho detto che è matematico che la Juve vinca lo scudetto, ma le cose stanno così, chi non fa le coppe ha vantaggi in più. Se andrò a vedere l’Inter? Non la guardo finché non ci giochiamo contro la ritorno, quello è sicuro“.
A Dazn ha parlato anche Pulisic: “Anche nel primo tempo abbiamo messo loro pressione, era solo una questione di tempo, di segnare il primo gol. Dal vantaggio in avanti è stata una prestazione molto convincente. La connessione coi compagni? Stiamo iniziando a trovarci molto bene, mi sto divertendo. Il mio obiettivo come gol? Voglio segnarne il più possibile e fare in modo che la squadra ne segni il più possibile“. Sullo scudetto: “Oggi un altro grande risultato, dobbiamo pensare partita per partita, abbiamo buone chance ma serve pensare alla prossima“.
In conferenza stampa, poi, Pioli ha approfondito alcune delle questioni già affrontate: “Il calcio è incredibile, perché ti dà emozioni forti e può far cambiare la direzione delle cose in pochissimo tempo. Dopo il derby non abbiamo pensato che fosse finito il nostro percorso, ma che fosse un nuovo inizio. Sono un allenatore soddisfatto oggi, ma già preoccupato per la prossima partita. Adesso siamo una squadra. Non c’è più vecchio e nuovo Milan. È la vittoria del club. Conti sani. Programmazione e visione. Abbiamo speso neanche così tanto ma bene“.
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