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I piloti italiani in Formula 1

Nell’attuale Formula 1 non sono presenti piloti italiani, ma l’Italia ha fatto la storia delle quattro ruote consegnando al “circuit” alcuni degli sportivi più conosciuti degli ultimi decenni. Già in passato, la Formula 1 si era colorata d’azzurro grazie alle imprese di Alberto Ascari, Michele Alboreto, Alessandro Nannini, Riccardo Patrese, Mario Andretti. Un’eredità raccolta da personaggi come Jarno Trulli, Giancarlo Fisichella, Alessandro detto “Alex” Zanardi e Antonio Giovinazzi

Formula 1: chi sono i piloti italiani

Jarno Trulli

Jarno Trulli nasce a Pescara il 13 luglio del 1974. Dopo gli esordi nelle categorie kart e nella Formula 3 tedesca, l’abruzzese viene ingaggiato dalla scuderia Minardi per la stagione 1997, in cui esordisce in Formula 1. Abbandonata la Minardi dopo 7 gare, Trulli si mise in luce, sempre nella stessa annata, in due gran premi corsi con la scuderia Prost: quello d’Europa del Nurburgring, in cui ottenne il primo podio in carriera, un secondo posto, e quello d’Austria, in cui rimase al primo posto per ben 37 giri, prima della fusione del motore che lo costrinse al ritiro. Si rivelò deludente invece la permanenza presso la scuderia Jordan: appena 6 punti nella prima stagione, nel 2000, 12 nella seconda. 

Nel 2002 arriva il passaggio in Renault, dove Trulli trascorrerà tre stagioni. Il primo Mondiale nella nuova scuderia si conclude con un ottavo posto nella classifica piloti. Nel 2003, pur aumentando il bottino di punti, Trulli conferma l’ottavo posto. Nell’ultima annata in Renault, il pilota pescarese ottiene la prima vittoria in Formula 1, per giunta in un circuito fra i più storici e insidiosi del Mondiale, quello del Principato di Monaco. Nel 2005 per Trulli c’è un altro cambio scuderia, col passaggio all’esordiente Toyota. Il pescarese conquisterà i primi punti in Formula 1 della casa nipponica. In Toyota rimarrà per 5 stagioni, fino al 2009, fra alti e bassi. Trulli concluderà la carriera alla Lotus, dopo la stagione 2011, la sua seconda per la scuderia anglo-maltese. Nel suo palmarés, vanta una sola vittoria e quattro pole position

Giancarlo Fisichella

Giancarlo Fisichella nasce a Roma il 14 gennaio del 1973. Agli esordi è impegnato nelle categorie kart, Turismo e Formula 3. Poi il passaggio in Formula 1, con la scuderia Minardi, nell’anno 1996. In quella stagione arrivano un tredicesimo, un ottavo e un undicesimo posto, sommati a diversi ritiri. Il successivo Mondiale è decisamente più positivo: Fisichella viene ingaggiato dalla Jordan, e ottiene i primi due podi della carriera in Formula 1, un secondo posto in Belgio e un terzo in Canada. Chiuderà la stagione all’ottavo posto della classifica piloti. 

Il 1998 è l’anno del previsto passaggio alla Benetton, dove Fisichella trasocrrerà tre stagioni. Nella prima annata ottiene due secondi posti consecutivi, nei gran premi di Monaco e Canada. Nel 1999 riuscirà a bissare il secondo piazzamento a Montreal, ma dovrà arrendersi molto spesso a malfunzionamenti della sua vettura che lo costringeranno al ritiro. Il 2000 è una stagione positiva, in cui Fisichella si piazza per tre volte sul podio, mentre l’ultimo Mondiale alla Benetton si conclude con appena un terzo posto in tutta la stagione. 

Dopo una deludente annata alla Sauber, Fisichella si trasferisce alla Renault, dove rimarrà per tre anni, dal 2005 al 2007, e dove conseguirà le più grandi soddisfazioni della sua carriera. Arrivano un quinto, un quarto e un ottavo posto finale, con il record di 72 punti complessivi fatto segnare nel 2006. Nei primi due anni nella scuderia francese il pilota romano festeggia anche due successi, rispettivamente il secondo e il terzo in carriera dopo il primo ottenuto con la Jordan. Dopo la deludente permanenza alla Force India, Fisichella conclude la carriera in Ferrari, dove sostituisce l’infortunato Felipe Massa per le ultime gare della stagione 2009. 

 

 

Alex Zanardi

Alessandro detto “Alex” Zanardi è nato a Bologna il 23 ottobre del 1966. Gli esordi su quattro ruote lo vedono impegnato nei campionati kart e Formula 3. Il tanto agognato esordio in Formula 1 si concretizza nell’annata 1991, nella quale disputa tre gran premi con la scuderia Jordan. L’anno successivo disputa ancora tre gare, ma con la Minardi, in sostituzione dell’infortunato Emerson Fittipaldi; anche in questa circostanza Zanardi non riesce a ottenere alcun punto. 

Le due stagioni successive, il bolognese le disputa alla guida della Lotus. Arrivano i primi piazzamenti importanti e il primo punto, ottenuto grazie al sesto posto nel Gran Premio del Brasile del 1993. A questo punto Zanardi decide di abbandonare la Formula 1, migrando negli USA e nel campionato CART. Qui i risultati sono eccezionali: dopo la terza piazza del 1996, vince il Mondiale nel 1997 e nel 1998. Tali risultati lo indussero a ritentare il successo in Formula 1, dove tornò, alla guida di una Williams, nel 1999. Nemmeno in questo caso, tuttavia, i risultati furono quelli attesi: arrivò un diciannovesimo posto finale e nessun punto conquistato. Nell’anno 2001, Zanardi fece così ritorno nel campionato CART. Un gravissimo incidente, occorso il 15 settembre del 2001 al Lausitzring, lo costrinse sulla sedia a rotelle, complice l’amputazione di entrambi gli arti inferiori. Dopo una serie di apparizioni in diverse kermesse automobilistiche, Zanardi decide di dedicarsi al paraciclismo, disciplina olimpica in cui otterrà la bellezza di 6 medaglie, di cui 3 d’oro e 3 d’argento, fra Londra 2012 e Rio 2016. 

Antonio Giovinazzi

Antonio Giovinazzi è nato a Martina Franca il 14 dicembre del 1993. L’esordio con le quattro ruote arriva fra i kart; seguono le esperienze nella Formula 3 europea, nelle GP2 series e nell’Endurance. Nel 2016 viene ingaggiato dalla Ferrari come terzo pilota per la stagione successiva, il Mondiale 2017. Ed è proprio nel 2017 che arriva per Giovinazzi l’esordio in Formula 1. Ma non alla guida di una Ferrari, bensì della Sauber, in sostituzione del tedesco Pascal Wehrlein, infortunato. É il Gran Premio di Australia, e grazie a Giovinazzi l’Italia torna protagonista in Formula 1 dopo ben 6 anni: l’ultimo pilota tricolore a scendere in pista nel campionato era stato Jarno Trulli, nel GP di Interlagos (Brasile) del 2011.

 

 

Nel 2019, Giovinazzi viene ingaggiato dall’Alfa Romeo Racing come pilota ufficiale per il successivo Mondiale. Trascorrerà con la scuderia italiana tre stagioni, durante le quali il miglior piazzamento sarà il quinto posto del Gran Premio del Brasile del 2019. Per il pilota pugliese arrivano, nell’ordine, 14, 4 e 3 punti, valevoli per due diciassettesimi e un diciottesimo posto finali. Risultati deludenti, che indurranno la scuderia a sostituire Giovinazzi, per la stagione 2022, con il primo pilota cinese della storia di questo sport, Zhou Guanyu

Redazione

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