Da “Jeau Beau” a.. “Fracas”. Da “Bel gioco” a fracasso”. Sapevamo che sarebbe stato un europeo innovativo. Torneo a 24 squadre e non solo: per la prima volta nella storia di una fase finale di un europeo o di un mondiale, il pallone usato nella fase a eliminazione diretta sarà diverso da quello usato nella fase a gironi.
Un’idea di eccezione, per un europeo eccezionale. Chiude i battenti Jeau Beau, il cui design era stato concepito in maniera soft, per essere in linea con le partite della fase a girone, che durano solo 90 minuti. Il nome, il design e i colori di Fracas, invece, alludono all’imprevedibilità. Dagli ottavi in poi, può succedere di tutto. Supplementari, rigori, chissà. Ecco perché sono stati scelti il rosso e il nero, in tonalità accesissime. Una scelta voluta da un folto di team di personaggi della cultura francese: musicisti, artisti e quant’altro radunatisi a Parigi come succedeva una volta.
Ciò che è rimasto intatto è la struttura, con i tratti somatici di Brazuca – pallone della fase finale del mondiale 2014 – a far da padrone ai contorni della sfera. Agevolata solo la visione del pallone in volo per chi deve parare e per chi deve colpire di testa. Non a caso, i primi a testarla sono stati Iker Casillas e Gareth Bale. Il testimonial d’eccezione è la star annunciata di casa: Paul Pogba
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