Centravanti moderno, sinistro educatissimo: ecco Schick, da “riserva” all’Europeo alla nuova avventura con la Sampdoria
Una presenza in Nazionale, un gol: Patrik Schick e la porta, un bel rapporto. Non solo con la maglia della Repubblica Ceca, ma in generale. Sette reti in 27 presenze al Bohemians, a vent’anni. Classe 1996, Schick è un centravanti moderno: punta centrale mancina, è alto e fisicamente molto forte. Alto 1,87, è il tipo di giocatore che in area di rigore si impone e sa farsi valere anche con i difensori avversari. Ma non solo.
Il cartellino è di proprietà dello Sparta Praga, Schick si è guadagnato la chiamata tra i ventotto preconvocati del ct della Nazionale ceca, Pavel Vrba, grazie ad un’ottima stagione col Bohemians Praga, come detto. Mancino educato, gol da fuori area e assist per i compagni: occhi lucidi per lui dopo la chiamata. In Nazionale a vent’anni. Ottimo inizio nel pre-ritiro, che gli è valso il passaggio ai 25 quasi definitivi. Un ultimo step, che sembrava superato con il gol del definitivo 6-0 a Malta, celebrato con questo tweet dal profilo della Nazionale della Repubblica Ceca.
První start! První asistence! První gól!!! Patrik Schick! #Ceskareprepic.twitter.com/mIqwk2Hjok
— Fotbalová repre ČR (@ceskarepre_cz) 27 maggio 2016
Gol, anche un assist (il repertorio d’altronde è quello), insomma: un grande esordio. Che ha fatto rizzare le antenne soprattutto della Sampdoria, pronta a portare a casa un potenziale titolare nel mirino. Potenziale, sì, perchè per ora ha dovuto mantenere il ruolo di “riserva” ad Euro 2016: tagliato dai 23 definitivi, Schick ha dalla sua tutto il tempo per provare a prendersi la maglia da titolare della Nazionale ceca. E magari anche quella blucerchiata, con Giampaolo deciso a puntare su di lui: attaccante del futuro coi numeri e le potenzialità del titolare.