Zeman e il Pescara, atto secondo. Nella tarda mattinata di oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione del boemo, nel centro di allenamento di Poggio Degli Ulivi. L’allenatore ritrova la squadra con la quale ha dominato il campionato di B 2011-2012, conquistando la promozione in serie A a suon di record. Adesso il presidente Sebastiani gli chiede di compiere il miracolo e di salvare i biancoazzurri dalla retrocessione. Impresa difficile:
“La mia scelta è nata perché è il Pescara e perché sento dire che devo qualcosa alla piazza. Spero che la squadra riesca a seguirmi e a giocare a calcio. Dobbiamo lavorare partita per partita. Devo pensare sia al campionato in corso sia al prossimo anno. L’obiettivo è di fare il meglio possibile, certo sarebbe importante centrare la salvezza. Sul botta e risposta degli altri anni io non ho mai detto nulla di duro ho solamente detto che non era stata rispettata la parola. Voglio solo lavorare e far divertire. In questo momento ci si diverte poco ma dobbiamo cambiare tendenza. Guardando la squadra attuale credo che non si debba pensare a chi possa giocare il mio calcio, tutti possono farlo. Giovani? Se c’è qualcuno della primavera meritevole lo inserirò, altrimenti ho una rosa ampia. Bisogna vedere chi sta bene e chi no”.
Domenica ci sarà il Genoa di Juric, uno degli ultimi treni salvezza. C’è chi chiede già la formazione: “Per la formazione vi dico che giocheranno un portiere 4 difensori 3 centrocampisti e 3 attaccanti. Scherzi a parte voglio vedere ragazzi che vogliono dare tutto. La squadra fino ad ora è stata molto sfortunata ma ha anche cambiato spesso atteggiamento. Io penso che si debba avere un’identità. Ho fatto bene l’ultima volta e voglio ripetermi. Io ho sentito dire che devo qualcosa ai tifosi perché ci sono rimasti male e spero di farli ricredere. Oggettivamente non ci sono molti ragazzi giovani in rosa ma devo fare affidamento su di loro adesso. Per riconquistare i tifosi dico che li capisco del perché non sono contenti, li voglio invitare ad aiutarci. Questa squadra non è inferiore a Palermo, Crotone e Empoli ma deve assolutamente dimostrarlo. Per ora la classifica dice il contrario.”
Sulla scelta di lasciare Pescara per la Roma: “Non mi sono mai pentito per aver accettato la proposta dei giallorossi, nessun allenatore avrebbe rifiutato .Sono venuto a lavorare e per far divertire, peccato che ora si sta divertendo poco…Mi aspetto una reazione positiva della squadra e voglia di dimostrare che non si è in serie A per sbaglio. Oddo? Lasquadra è anche abbastanza sfortunata, meritava qualcosa di più , nelle ultime partite il peso degli insuccessi si sentiva. Ci sono stagioni che riescono bene altre male. Sentirò Oddo per sapere di più”. Durante la conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il presidente Sebastiani: “Non posso far diventare i ragazzi troppo bravi altrimenti me li vende. Per accordarci è bastato un minuto e mezzo! Lui ha detto vengo a Pescara se resti tu…. Io ci sarò fino a quando non ci sarà qualcuno più bravo di me e che possa rendere il Pescara più grande di me”
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