Squalifica si, squalifica no. Il buon senso vince sul regolamento e Sulley Muntari potrà essere regolarmente in campo in Pescara-Crotone in programma domani. Il calciatore ghanese in un’intervista rilasciata a Fipro, racconta la sua settimana dopo l’episodio di Cagliari: “Sento che qualcuno ha finalmente ascoltato e mi ha ascoltato. Gli ultimi giorni sono stati molto difficile per me. Mi sono sentito arrabbiato e isolato. Venivo trattato come un criminale. Come potrei essere punito quando ero vittima di razzismo? Spero che il mio caso possa servire, in modo che gli altri calciatori non soffrano come me. Spero che possa essere un punto di svolta in Italia e che questo episodio, possa mostrare al mondo cosa vuol dire combattere per i propri diritti”.
In tanti hanno aiutato Muntari in questi giorni, tra questi c’è anche Damiano Tommasi, presidente AIC: “Molte persone e organizzazioni come FIFPro e le Nazioni Unite mi hanno sostenuto e ci tenevo a ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato. Questa è una vittoria importante per lanciare il messaggio che sia nella società in generale che nel calcio, non c’è posto per il razzismo”.
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