Luca Percassi (imago)
Le parole dell’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi sull’esonero di Juric e la nuova era Palladino.
Archiviate settimane di situazioni delicate e decisioni da prendere, l’Atalanta guarda avanti con fiducia per iniziare un altro campionato rispetto a quello giocato fino ad ora. Per farlo, il club nerazzurro ha esonerato Ivan Juric, scelto come successore di Gasperini, e Palladino è diventato il nuovo allenatore.
A fare chiarezze sulle ultime settimane in casa dea è stato l’AD Luca Percassi, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
“Dopo un accadimento straordinario. Siamo un club abituato a lavorare molto e a tacere, ma da 16 anni prendiamo ogni giorno decisioni su investimenti sulla squadra e strategie di mercato e ci prendiamo responsabilità. E in 16anni è solo il secondo cambio di guida tecnica“, un primo commento di Percassi alle ultime settimane.
Sulla decisione di esonerare Juric ha proseguito: “Scelta umanamente molto dolorosa, la decisione che mi è pesata di più da quando sono dirigente: Juric è un professionista serio e credo anche che non se l’aspettasse. Ma mentre l’Atalanta in Champions è in una buona posizione, in campionato, soprattutto nell’ultimo mese, ci ha preoccupato il trend negativo delle prestazioni, dunque dei risultati: decisivo nelle nostre riflessioni. E prestazioni per noi vuol dire anzitutto un atteggiamento che l’Atalanta non può permettersi di non avere. C’erano state avvisaglie negative a Cremona, confermate a Udine e con il Sassuolo, davanti ai nostri tifosi”.
Una scelta figlia di partite giocate non bene che avevano già indotto la società a riflettere: “Era già successo a Udine: la nostra gente ha supportato l’Atalanta dall’inizio al fischio finale della gara. Pubblico perfetto, da ringraziare, e questo ci responsabilizza ancora di più. A fine partita, quando non hanno più potuto aiutare la squadra, i tifosi sono passati ai fischi, legittimi. Ma seguiti di nuovo dall’incitamento per l’Atalanta. Sono cose che danno forza a chi deve prendere delle decisioni”.
L’episodio chiave per decidere, poi, è stato questo: “Il secondo tempo della gara con il Sassuolo: la non reazione della squadra“. Percassi, però, non fa mea culpa e ritiene che aver scelto l’ex Roma in estate fosse la scelta più logica: “La scelta Juric è stata molto ponderata, quando ci siamo trovati di fronte ad una situazione inaspettata: dover scegliere un nuovo allenatore”.
Percassi, poi, ritorna a parlare di Gasperini e di quel che accadde l’estate scorsa: “Il dialogo con Gasperini su contratto e squadra si è protratto per tutto l’ultimo mese di campionato, tutti i giorni. Tutto faceva pensare a una sua permanenza, solo il martedì dopo l’ultima partita abbiamo appreso la sua volontà di separarci, assecondata con rammarico. E abbiamo incontrato possibili candidati solo dopo questa presa di coscienza”.
Infine, un commento sul nuovo allenatore Palladino: “Le sue parole della scorsa estate quando l’abbiamo incontrato: di grande convinzione sul valore della nostra rosa. In cuor suo, credo abbia continuato a sperare in questa chance e abbia aspettato l’Atalanta. Perché poteva andare anche altrove”.
Antonio Conte è tornato a Castel Volturno dopo il permesso concordato con la società Antonio…
Torna l'appuntamento annuale con il Gran Galà del Calcio, a votare il gol più bello…
Responsabilità. Essere portiere è responsabilità. È essere solo, un ruolo a sé. È essere la…
Edin Terzic ragiona su calciatori, metodologia, vita e... un po' di Italia Potrà anche sembrare…
Il Mondiale del 2026 vedrà l'assenza di diverse squadre che hanno fatto la storia del…
Dal passato difficile alla carriera da calciatore: così Luis Suarez si è raccontato in una…