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Il curioso caso di Pellegri: un anno dopo la nazionale maggiore, l’esordio in U21

In amichevole contro la Romania, il commissario tecnico dell’Under 21 Paolo Nicolato ha concesso minuti a Pietro Pellegri.

Una mezzora di gioco che ha permesso al classe 2001 di fare il suo esordio con gli azzurrini. La particolarità è che lo ha fatto un anno dopo aver debuttato con la maglia azzurra più prestigiosa, quella della Nazionale maggiore.

L’esordio con l’Italia

Genoano e genovese doc, ma con Firenze nel cuore. Al Franchi, infatti, un giovanissimo Pietro Pellegri ha coronato il sogno di esordire con la nazionale maggiore. Il CT Roberto Mancini lo aveva convocato nell’Italia.

Era novembre del 2020. Il classe 2001 arrivava da due anni difficili al Monaco, costellati da infortuni e problemi fisici. La chiamata, quasi inattesa, aveva spiazzato tutti. Poi l’esordio: diciotto minuti contro l’Estonia in una notte indimendicabile, quella dell’11 novembre. 

Poi l’Under21

Ha invertito l’ordine degli esordi, Pietro Pellegri. La notte del Franchi è indimenticabile, ma anche quella di Frosinone non è da meno. Nell’amichevole contro la Romania è arrivato anche il debutto: subentrato a Mulattieri, il classe 2001 ha giocato poco più di mezz’ora.

Un cammino inusuale, che non capita spesso. Dall’esordio con l’Italia sono cambiate tante cose: il campionato, la maglia e anche la voglia di rivalsa. Lo ha detto lui stesso mesi fa, quando ha deciso di tornare in Italia per vestire la maglia del Milan: “Arrivo con la voglia di riscattarmi e ripagare la fiducia della società”. 

Invertendo l’ordine degli addendi (o degli esordi) il risultato non cambia: una presenza con gli azzurri e una con gli azzurrini. Un piccolo passo indietro, ma con la speranza che sia il preludio per (ri)fare il grande salto.

A cura di Pietro Agoglia

Redazione

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