Una trattativa nata e conclusasi in 36 ore. Da Verona a Valencia, per vestire la maglia del Levante. Giampaolo Pazzini, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare del suo trasferimento in Liga e dell’esordio ‘da sogno’ contro il Real Madrid: “Non ero convinto di trasferirmi. Non certo per la città o la squadra ma per questioni personali e logistiche legate al cambiamento. Poi il presidente è venuto a casa mia e di fronte a tanta voglio di prendermi mi sono arreso. Esordio? È stato tutto molto rapido ed emozionante, impossibile chiedere di più. Nemmeno in sogno potevo pensare a dei giorni tanto intensi e a un esordio così positivo”.
Molto meno positiva la situazione in Italia, ancora scottata dalla mancata qualificazione ai Mondiali. Per ripartire, secondo Pazzini, servono stadi nuovi e un ct con personalità: “Dopo una delusione così abbiamo bisogno di un nome altrettanto grande, un allenatore con tanta personalità e tanto carisma. Cosa è successo? Ci siamo un po’ fermati. Quando la A era il miglior torneo del mondo dovevamo avere la forza di progredire. Nel nostro calcio ci sono troppe cose che non vanno ma la prima cosa a cui penso sono gli stadi”.
Il resto dell’intervista è in edicola con il quotidiano.
Spalletti ritrova McKennie per il Pisa, ancora out Conceição e Cabal. La Juventus di Luciano…
È morto l'ex allenatore di Marsiglia e Montpellier Jean-Louis Gasset all'età di 72 anni. All'età…
Brutte notizie per la Roma di Gasperini che perde per circa tre o quattro settimane…
La Lazio potrà tornare attiva sul mercato di gennaio, e tra le priorità ci sono…
Le parole di Kevin Diks sul suo passato alla Fiorentina. Kevin Diks è tornato a…
Dal grande lavoro al Monaco di Mbappé e James Rodriguez alla nuova vita da agente:…