Solo un bacio al cielo e nessuna esultanza. Nel cuore di Anthony Partipilo il bianco e il rosso hanno sempre occupato un posto speciale. Barese dalla nascita, ma ternano d’adozione: con gli anni, infatti, il numero 21 della squadra umbra è diventato sempre più un punto di riferimento, rendendosi protagonista soprattutto nelle occasioni speciali. Non poteva mancare all’appuntamento con il gol nella sfida contro il suo Bari, con il bianco che per 90 minuti ha lasciato spazio a sfumature di verde. Ed ecco che, anche se sul campo è mancata l’esultanza, Partipilo ha fatto tornare a cantare a gran voce i tifosi della Ternana presenti sugli spalti, riportando la vittoria (1-0) alla sua squadra nel momento più delicato della stagione.
Nemo propheta in patria. Per trovare la gloria, Partipilo ha dovuto abbandonare la sua terra, in cui è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Bari, senza mai avere grande spazio con la prima squadra. E dopo aver girovagato in lungo e in largo per l’Italia, l’attaccante barese ha piazzato la sua Itaca altrove sulla mappa dello Stivale. Terni ha adottato Partipilo fin dal primo momento, trovando una sinergia totale tra piazza e calciatore. Prima la storica vittoria del campionato di Serie C nella stagione 2020/21, poi l’approdo in Serie B, dove è diventato un pilastro, continuando a essere decisivo.
E anche in una stagione non propriamente trionfante, in cui la Ternana ha dovuto fare i conti con due cambi in panchina, le vicende extra-campo e un’importante nostalgia per la vittoria, Partipilo continua a brillare nei momenti giusti. Il suo gol vittoria arriva dopo un digiuno lungo 4 mesi (l’ultima rete risale a Pisa-Ternana dello scorso 26 novembre) e 7 partite senza successo per i rossoverdi; lo stesso numero di gare in cui il Bari aveva invece mantenuto l’imbattibilità. E nell’intreccio dei 7 è andato a completare il quadro proprio il numero 21 della Ternana, che ha condannato i biancorossi a rimanere al quarto posto, dietro il Sudtirol.
Un tumulto di emozioni nel cuore di Partipilo e il tripudio sugli spalti, mentre da fuori l’attaccante barese ha mantenuto un rigoroso silenzio d’amore. Sguardo in alto, un bacio al cielo e tanti pensieri. E anche se non sarà stato profeta in patria, nel giorno della festa del papà il figlio di Bari ha ricordato di essere stato adottato dal popolo ternano.
Credit foto in evidenza: Tess Lapedota
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