La scelta di ripartire dal Parma sa un po’ di cerchio che si chiude, per Graziano Pellè, che proprio con la maglia degli emiliani ha giocatori le sue ultime partite in Italia prima di girare il mondo: Olanda, Inghilterra e poi la Cina, dove il campionato è finito pochi mesi fa.
“Mi sono tenuto pronto, ho lavorato tanto dopo la fine del campionato. Bisognerà essere intelligenti e aiutare nel momento giusto. Spero di far bene senza alibi. La Cina è stata la scelta migliore che potessi fare, un professionista dà il massimo ovunque sia e avevo la maturità di rispettare un campionato inferiore rispetto agli standard europei. Gli allenamenti erano intensi, avevo Magath come allenatore, una specie di Zeman, e ho sempre dato il massimo” ha garantito Pellè, nella sua conferenza stampa di presentazione.
“Sono positivo per la stagione, la posizione è difficile ma non dobbiamo piangerci addosso. Proveremo a ribaltare la situazione, ma sono un tipo a cui piace la pressione. Se ho avuto un exploit internazionale è stato perché ho cambiato il modo di lavorare, non per colpa di qualcuno”.
“Ho avuto una serie di chiamate per ripartire dopo la Cina, ma il Parma mi ha mostrato più voglia, non bisogno. Qui ho lasciato metà lavoro fatto e sono orgoglioso, penso di dover dare di più a questa piazza”.
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