Il Parma ospita il Milan nella seconda giornata di Serie A per una parte che dalle parti del Tardini manca da tre anni. L’entusiasmo in città è ben visibile e lo è da giorni visto che i biglietti sono andati esauriti in poche ore e lo stadio è sold out. Il secondo consecutivo dopo quello con la Fiorentina, anche se contro i rossoneri si riempiranno anche alcuni degli spazi rimasti vuoti contro i toscani. Una gara speciale per diversi punti di vista: il primo è quello del compleanno di Fabio Pecchia. “Il regalo lo voglio dai miei ragazzi” ha detto in conferenza sorridendo alla domanda: “Rinnovo o mercato?”. In entrambi i casi la società è al lavoro per portare avanti un progetto fatto di continuità e giovani: “C’è una visione chiara del club sin dall’inizio”. Ed è giusto proseguire su questa linea dettata anche dall’entusiasmo dell’ultima stagione: “Vogliamo insistere sullo spirito di un gruppo giovane, dare il giusto valore alle partite. Abbinare crescita individuale e collettiva con il risultato sportivo, trasmettendo emozioni alla gente. Il nostro obiettivo è farlo per tutto il campionato”. Dunque anche contro il Milan non cambierà il modo di giocare di questo Parma perché Pecchia vuole continuare a stupire.
L’ultima sfida in Serie A contro il Milan è finita 3-1 per i rossoneri (Rebic, Kessié, Leao e nel mezzo la rete di Gagliolo). Per andare a ritrovare l’ultima vittoria al Tardini c’è da fare un ulteriore passo indietro e tornare all’ottobre del 2013: Cassano (da ex) e doppietta di Parolo, con il gol vittoria segnato su una punizione da 30 metri allo scadere. Una stagione quella in cui l’entusiasmo era tornato quello dei tempi indietro con un’Europa League conquistata e poi tolta per le note vicende societarie. Ma questa è un’altra storia e il Milan che arriva al Tardini vuole senza dubbio ripartire con il piede giusto dopo i brutti 89′ contro il Torino (e il 2-2 racciuffato nel recupero): “Questa è la dimostrazione della loro forza, è una squadra viva. Il loro valore è altissimo e sono completi. C’è da giocare con uno spirito libero, affrontare la partita giocandocela e confrontandoci. Mi aspetto un Milan che ha voglia di venire a giocare, di starci addosso e di sfruttare le sue caratteristiche”.
Una gara che tutti vorrebbero giocare: “Abbiamo lavorato in questi due anni per giocare questo tipo di partita e confrontarci contro queste squadre”. Attenzione a Theo e Leao: “Una delle catene più forti in circolazione per qualità, fisicità e talento. Dovremo lavorare bene di reparto e aiutarsi”. Poi un appunto per il suo Parma: “Queste partite ti spingono verso i tuoi limiti e ti esaltano nelle difficoltà. Con la Fiorentina abbiamo fatto una buona gara, ma anche commesso degli errori. Son convinto correggeremo qualcosa, rimanendo però fedeli a noi stessi e aggiungendo sempre un pezzo. Il livello è sempre più alto, bisogna limitare le difficoltà”.
“Rientra Delprato”. Il capitano è l’unico di quelli rimasti fuori con la Fiorentina a essere tra i convocati per la sfida contro il Milan (Osorio, Benedyczak e Hernani sempre out per infortunio, oltre ai giocatori sul mercato in uscita). Scontata la squalifica, però, non è detto possa riprendere il suo posto in difesa, anche se ci sono buonissime possibilità. In conferenza a Pecchia gli è scappato, forse anche un po’ pre tattica che “Coulibaly dovrà stare attento” quando si troverà a fronteggiare Leao e Theo. Un indizio di formazione? Possibile perché l’esterno sta facendo bene e anche con la Fiorentina ha fatto vedere di essere in ottima condizione. Dunque l’opzione Delprato a destra potrebbe starci, ma dovesse giocare dall’inizio è più probabile da centrale (per garantire anche qualità nella fase d’impostazione) al fianco di Circati. Sulla sinistra confermato Valeri, mentre sul portiere l’allenatore ha voluto giocare al gioco delle tre carte: “Ballottaggio sempre aperto, anche Edo è un portiere su cui ho assoluta fiducia. Di volta in volta sceglierò”. La linea, però, sembra quella di confermare il giovane Suzuki (neo 22enne).
Per quanto riguarda la mediana: Hernani ancora out, potrebbe rientrare dopo la sosta. Mentre “el diez” Adrian Bernabé avrà il suo posto nell’undici titolare al fianco di Estevez. Sohm dovrebbe essere riproposto da trequarti perché con la sua fisicità e i suoi strappi può creare qualche problema al centrocampo rossonero. Ancor meno dubbi per quanto riguarda gli esterni e l’attaccante nonostante le prove di Pecchia nel depistare i possibili titolari: “I cambi sono sempre possibili. All’inizio si arrabbiano, qualcuno anche dopo, ma noi abbiamo bisogno di mantenere un ritmo alto e portare ciascuno al massimo della condizione. E’ un lavoro dispendioso che porta ai risultati”. Insomma, c’è la possibilità di veder ruotare gli interpreti, ma questa non è una novità per chi ha seguito i gialloblù anche in B. In ogni caso davanti è difficile vedere i nuovi innesti dall’inizio: “Cancellieri ha messo qualcosa in più nelle gambe, così come Pontus (Almqvist n.d.r.). Entrambi possono ricoprire tutti i ruoli offensivi ed è un grande vantaggio”. Detto questo le scelte per la sfida contro il Milan saranno: Man a destra, Mihaila a sinistra e Bonny al centro. In attesa del rinnovo, molto vicino, Pecchia vuole regalare e regalarsi una giornata speciale davanti a “Tardini” colorato tutto di gialloblù.
Probabile formazione
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato (Balogh), Circati, Valeri; Estevez, Bernabé; Man, Sohm, Mihaila; Bonny. All. Pecchia
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