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Dall’ansia alla gioia: i 90′ dei tifosi del Napoli al Tardini

Il gol dell’Inter, il pari di Pedro: anche al ‘Tardini’ i 90′ sono stati concitati e alla fine sono i tifosi del Napoli a esultare

Una montagna russa di emozioni. Al Tardini l’aria era carica sin dalle ore antecedenti alla gara. Tantissimi i tifosi del Napoli accorsi a Parma per sostenere la squadra e spingerla in 90′ carichi di tensione per diversi motivi.

In palio punti pesanti: da una parte la corsa alla salvezza e dall’altra, invece, l’orecchio puntato a San Siro per capire il risultato di Inter-Lazio perché la voglia di festeggiare il quarto scudetto è palpabile.

L’emozione della gara, tolto qualche occasione, è stata vissuta tutta sugli spalti: il gol di Bisseck a gelare, per un attimo, il tifo azzurro. L’esultanza sfrenata alla rete di Pedro.

E, ancora, il battito si ferma al nuovo raddoppio nerazzurro, prima del rigore firmato ancora dall’attaccante biancoceleste.

Dall’ansia alla gioia: i 90′ del Tardini

Un turbinio di emozioni. Difficili da provare, ma non da raccontare. Il ‘Tardini’ si è vestito in gran parte di azzurro, non solo per i 3500 tifosi del settore ospiti, ma anche nelle tribune. Tutti a seguire con gli occhi la partita in campo e ogni tanto, telefono alla mano, per controllare il risultato di San Siro. L’ansia dell’intervallo, si è trasformata in gioia dopo la doppietta di Pedro.

Nel frattempo il rigore fischiato da Doveri, poi tolto al Var, aveva per un attimo fatto pregustare la possibilità di mettere due punti in più in classifica per il Napoli. Al fischio finale è partita la festa. Sciarpe al vento. Bandiere a sventolare. Cori e applausi per i calciatori in campo, tutti accorsi sotto al settore riservato agli azzurri per saltare ed esultare di gioia. Lo è a un passo. Manca soltanto un gradino. Dalla paura alla felicità di un popolo intero: questi i 90′ più intensi di una stagione che possono valere un altro scudetto.

Simone Brianti

Il passato insegna, il presente si scrive e il futuro si sogna. Appassionato di qualsiasi sport, ma soprattutto amante del calcio dai tempi del grande Parma. Insomma pane e pallone a colazione… senza dimenticarsi del caffè.

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