Il Parma torna alla vittoria dopo il passo falso di Cosenza e ritrova il sorriso dopo le contestazioni (civili) nel pre partita della sfida contro il Genoa. Atteggiamento, consapevolezza e voglia di portare a casa i tre punti. Il Parma al Tardini ha messo in campo forse una delle sue migliori prestazioni stagionali. La vera domanda però ora è un’altra, il vero Parma è quello di Cosenza o quello visto contro il Genoa? La risposta è arrivata chiara e diretta dal capitano Gianluigi Buffon. Il portiere gialloblù ha parlato in conferenza stampa al termine della partita e ha fatto un’analisi forte sul momento della squadra.
Poche domande soltanto la voglia di esternare i propri concetti e dare un segnale forte a tutti: “Non abbiamo equilibrio emotivo. Questa è una vittoria importante ma resta questa. Dobbiamo sapere che con determinate caratteristiche e motivazioni possiamo essere una buona squadra, sennò saremo sempre normali e faremo stagioni mediocri. Non voglio fare una stagione mediocre, ma essere sempre protagonista a prescindere dall’età. Io punto sempre all’Eccellenza. Quanto fatto fino a ora non basta. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità perché è frustrante vedere un Parma, un patrimonio di storia calcistica, andare sull’ otto volante. Dobbiamo svoltare. Se non ci mettiamo questo possiamo essere Buffon, Vazquez ma si arriva tredicesimi. Dobbiamo pensare a faticare e metterci voglia per vincere le partite”.
Il portiere, nonché capitano, del Parma ha poi parlato della contestazione dei tifosi: “La contestazione è giustificata. Loro vogliono vedere del senso in un percorso che stiamo facendo, quando mancano queste basi si arriva alla contestazione. La civiltà del Parma sarebbe da far vedere nel mondo, ora sta a noi farli gioire. Perdere mi fa star male come fa stare male i tifosi. Se nella sconfitta senti il bruciore poi ne perdi meno alla lunga. Ogni tanto toccando certi tasti qualcosa si riesce ad ottenere ma non ci dobbiamo illudere. Dobbiamo mettere la testa nel carro armato e giocare sempre così. Qua si parla di primo posto, Serie A, ma io prima di oggi mi guardavo dietro perché dobbiamo essere concreti e ci sono fior fior di squadre che aspettano un nostro passo falso. Noi siamo una squadra che lavora al 100% ma c’è da cambiare l’attitudine al lavoro, quello che fa la differenza sono il cuore e la testa. Quanto fatto fino ad ora non basta”.
In chiusura due parole sul futuro: “Quando sto bene e sono tirato a lucido le prestazioni sono buone e la presenza è importante. Io spero di essere ancora un giocatore che può incidere e finché posso gioco. L’obiettivo è andare in serie A con il Parma per la gente di Parma e tutti i tifosi e voglio farlo da protagonista“.
A cura di Simone Brianti
Credit foto copertina: Parma Calcio 1913
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