Carlos Cuesta, allenatore Parma
La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Parma Carlos Cuesta
Salutato Chivu, a Parma si apre adesso un nuovo capitolo: Carlos Cuesta è pronto a iniziare la sua nuova avventura sulla panchina degli emiliani.
Nella giornata di oggi lo spagnolo ha tenuto la sua prima conferenza da allenatore del Parma, iniziando: “Ringrazio la società, il presidente Krause, l’Arsenal, ma anche mister Chivu e mister Pecchia che hanno fatto un lavoro fondamentale per il nostro presente e per il futuro del Parma Calcio”.
“Mi sento veramente onorato di poter far parte di un grande club come il Parma. L’ho sentito in modo molto naturale. Sentivo grande fiducia, in modo molto organico. Sicuramente l’età può essere una sorpresa per tanti, ma per me è solo un numero, il mio passato è sempre stato legato a questa cosa. Non voglio che sia un alibi: voglio essere valutato solo per essere l’allenatore del Parma e dare il mio meglio, come ho sempre fatto in tutta la mia vita”.
Commentando la sua giovane età, ha aggiunto: “Ho già vissuto in passato questo all’Arsenal. Io penso però che tutti cerchiamo la stessa cosa. Bisogna che capiscano che sono una bella persona e poi bisogna raggiungere un feeling che porta valore e permette di fargli esprimere il loro meglio”.
Il nuovo allenatore del Parma non vuole prefissarsi degli obiettivi: “Non penso sia giusto mettere aspettative, perché non portano risultati. Quelli vengono dalle tue abitudini, e il nostro focus sarà su quello. Devo conoscere bene l’ambiente e i giocatori. Metteremo cose nostre. Cercheremo di avere una squadra organizzata in tutti i reparti con principi molto chiari. Vogliamo sfruttare al massimo le risorse che abbiamo e le potenzialità dei nostri giocatori, per avere una personalità di squadra forte“.
Sulle prime sensazioni con Parma: “Ho sentito un’energia molto bella, fin dalle prime chiacchierate. Ho trovato gente molto umile, lavorativa, con la voglia di farti sentire che sei a casa. Ho sentito cose belle sull’ambiente che si crea al Tardini. Sono cose che ci piacerebbe vedere anche in campo: saranno aspetti fondamentali nel nostro modo di lavorare e di vivere ogni giorno, di affrontare la nostra quotidianità”.
Se si aspettava la chiamata del Parma, Cuesta ha dicharato: “Non l’aspettavo. Ero veramente concentrato sul mio lavoro all’Arsenal ed ero felice. Ma quando è arrivata l’opportunità ho pensato che fosse quella giusta. Il mio compito da allenatore mi fa pensare che mi debba preparare sempre al meglio per aiutare i miei ragazzi. L’opportunità è venuta e noi ora siamo qua per sfruttare al meglio la nostra avventura”.
Infine, un punto sulla squadra: “È una squadra con potenziale e penso che nel calcio di oggi si debba essere completi. Devi saper difendere in blocco basso, saper pressare alto e giocare quando ci sono gli spazi o quando non ci sono. Vogliamo essere una squadra che abbia delle soluzioni per affrontare un certo tipo di contesti e di sfruttare al massimo i nostri giocatori. Si attacca in undici e si difende in undici, tutti con la stessa linea ma con diversi compiti e ruoli. Nel calcio di oggi si è una squadra quando si attacca e quando si difende: dobbiamo essere così”.
Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…
Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…
Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…
La storia della squadra che porta il nome di Babbo Natale e che gioca nella…
Desideri e obiettivi nella letterina di Natale per rinforzare le rose: gli allenatori aspettano con…
Vincenzo Grifo si racconta a GianlucaDiMarzio.com: la sua stagione fantastica, i record con il Friburgo…